Sorride, intervista dopo intervista la sua espressione non cambia mai. De Fabiani sorride, sempre di più, man mano che realizza di essere tornato sul podio. Un risultato che mancava da due anni, da quando, sempre nella mass start di 15 km in classico, chiuse secondo alle spalle di Bolshunov. Lo scorso anno, però la Val di Fiemme si trasformò in un incubo per lui, con due cadute che ne compromisero un ottimo Tour de Ski.
Aveva bisogno di un podio De Fabiani, dopo tante ottime prestazioni, senza trovare però quella zampata che sentiva di avere nelle sue corde. Ed eccolo finalmente, il suo podio, proprio in Val di Fiemme, grazie a quella determinazione con cui ha affrontato il rettilineo finale.
Il boato del pubblico ad accompagnare ogni sua spinta, mentre il terzo posto diventava certo metro dopo metro: «Per me non c’era però niente di scontato nemmeno negli ultimi cento metri – ha affermato De Fabiani – ho sempre pensato che qualcuno potesse ancora arrivare da dietro. Qui mi è successo più volte, con Klæbo e Bolshunov, certo non due sprovveduti, quando ero però primo. Insomma, bastava poco per perdere il podio, così ho cercato di dare tutto fino alla fine. Il rettilineo qui è lungo e veloce, ma oggi, grazie anche agli ottimi materiali che avevamo e hanno aiutato molto, sono riuscito a tenere la velocità molto alta, a non perdere posizioni ma a guadagnarne. Direi che me la sono giocata al meglio delle mie possibilità, sono in una buona condizione fisica ma non ancora al massimo. Centra anche un piccolo malanno avuto prima di natale, alla vigilia del Tour de Ski, che è quindi stato difficile, essendo partito a rilento. Gara dopo gara sono cresciuto. Sono contento di come sia andata oggi, considerato anche che lo scorso anno venivo da un’ottima partenza del Tour de Ski, ma proprio qui si era tutto arenato per una caduta. Quest’anno volevo cancellare i brutti eventi della passata stagione e partire con un buon piazzamento. Così è stato. Il podio mancava da un po’ di tempo, quindi sono molto contento».
L’alpino di Gressoney guarda ora avanti: «La stagione non sta andando male, ho fatto una buona partenza, anche se ho faticato di più a skating. Adesso c’è ancora tempo per crescere e arrivare pronto al Mondiale. Da qui a Planica, ci sono gare di Coppa del Mondo che mi piacciono, per esempio quelle in Francia sono belle, ma per adesso non sappiamo ancora se ci saranno o meno.
Sono contento anzitutto di questo risultato, ora chiudiamo il Tour de Ski poi penseremo a come avvicinarci ai Mondiali».
Molto bello anche l’abbraccio avuto con Markus Cramer dopo il podio: «Ero felice di condividere questo risultato con lui – ha affermato l’azzurro – sono due anni che Markus è il mio allenatore, ma fino a oggi non ero riuscito a ottenere ancora un podio con lui. La gara di oggi mi ripaga di tante fatiche, allenamenti e delusioni, avute anche qui in Val di Fiemme, perché questa è la mia pista preferita, ma lo scorso anno si era trasformata in un incubo con quelle due cadute. Era stato difficile da accettare, perché ero quinto in classifica del Tour de Ski. Il risultato di oggi mi ripaga di tante delusioni e mi dà fiducia per il futuro».