Miglior risultato in carriera per Martina Di Centa, che nella sprint in tecnica classica della Val di Fiemme ha centrato la sua prima top trenta, chiudendo venticinquesima dopo essersi battuta benissimo in una batteria sicuramente di altissimo livello. Un risultato arrivato dopo una qualificazione chiusa al trentesimo posto, complice anche un piccolo aiuto di Anna Comarella che le ha prestato i suoi sci, avendo entrambe la stessa azienda.
In batteria Di Centa ha mostrato di voler lottare, di avere tutta l’intenzione di dimostrare che il suo valore è più alto rispetto a quanto mostrato fino a oggi: «Per me la gara odierna è un po’ una sorpresa – ha ammesso Di Centa a Fondo Italia – nelle precedenti gare del Tour de Ski ho sempre fatto un po’ fatica, ho fatto una bella gara solo nella pursuit a Val Müstair. È una sorpresa, anche perché questo risultato è arrivato in una sprint. So che hanno smesso tante atlete, quindi anche quello sicuramente mi è stato d’aiuto, ma in ogni caso non me lo aspettavo. Probabilmente quando non mi aspetto le cose, vengono fuori da sole perché sono più tranquilla e serena.
Nella batteria ho fatto anche meglio rispetto alla qualificazione, ho cercato solo di fare bene ciò che potevo migliorare rispetto alla mattina. Indubbiamente avevo delle avversarie di un certo livello che mi hanno messo alla prova. È stata anche la batteria più veloce. Però forse questo è stato un bene, mi ha permesso di tirare fuori quel qualcosa in più che mi aiuterà a crescere e imparare».
Di Centa è convinta di aver imparato qualcosa di importante in questo Tour de Ski: «Sto imparando a resistere e andare avanti anche quando penso di non potercela fare, a non arrendermi. Ne è la dimostrazione il fatto che non era programmato che arrivassi fin qui, ed oggi iniziare così è un bel segnale. Anche in mezzo alle difficoltà possono esserci delle cose belle».
Infine Di Centa è andata a festeggiare il bel terzo posto di Simone Mocellini: «È sempre speciale vedere che qualcuno del nostro gruppo fa bene e gli viene tutto così naturale. È proprio bello vedere Simone in gara, nei momenti in cui tanti altri magari hanno qualche dubbio, lui invece ce la mette tutta e cambia le carte in tavola, portandosi a casa un podio. È stato bravissimo».