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Salto con gli sci – Granerud stratosferico domina ad Oberstdorf, la Polonia fa doppietta sul podio con Zyla e Kubacki

Nella Audi Arena di Oberstdorf gremita e festante dopo gli anni in cui la pandemia aveva tenuto fuori il pubblico prende avvio la storica Tournée dei Quattro Trampolini, arrivata alla sua 71esima edizione.
Lo Schattenbergschanze (HS137) si presenta nella sua versione più ostica all’inizio della prima serie, con forte vento alle spalle che complica la costruzione del salto per numerosi atleti, facendo perdere quota troppo rapidamente. In pochi arrivano al punto K e non a caso i distacchi di moltissimi atleti, anche di un certo peso, sono in doppia cifra rispetto alla testa. Inoltre, il cambiamento di stanga di partenza (da 14 a 16) ha alterato i valori non permettendo di valutare quali siano quelli reali. Gara non facile nemmeno per gli ufficiali di gara, che si sono trovati ad affrontare lunghe attese per trovare condizioni quanto più eque e regolari per gli atleti: c’è del rammarico e del malumore per la finestra particolarmente favorevole che ha caratterizzato i salti di Wellinger, Geiger, Stoch e Kraft.
Situazione altrettanto complessa nella seconda serie quando, dopo la maggioranza della gara in condizioni di vento alle spalle, una finestra di forte vento frontale blocca di nuovo la gara a lungo poco prima del salto di Kamil Stoch: situazione in qualche misura figlia anche del ritardo accumulato nel primo round.
Ciononostante, Halvor Egner Granerud straccia letteralmente la concorrenza, dominando in tutte le fasi della gara, dalla qualificazione fino alle due serie, riportando la Norvergia alla vittoria ad Oberstdorf dopo 10 anni. A differenza degli altri saltatori, è partito da stanga differente in entrambe le serie, decisione che gli ha permesso di consolidare un vantaggio consistente in termini di punti. Termina i due round con un totale di 312.4 punti e un vantaggio di 13.4 punti dal secondo classificato. Oltre alla netta superiorità dell’atleta è da rimarcare anche la migliore gestione della competizione da parte dello staff tecnico, bravo a leggere la situazione meteo nelle due serie e a mettere il proprio campione nelle migliori condizioni possibili.
A completare il podio una doppietta polacca; alle spalle del vincitore non c’è però Dawid Kubacki, considerato il diretto concorrente di Granerud alla vigilia della gara, bensì Piotr Zyla. L’atleta classe 1987 si aggiudica la seconda posizione e il primo podio in carriera ad Oberstdorf – terzo stagionale – con una misura 137 m nella seconda serie e un totale di 299 punti, battendo il compagno di squadra in entrambe le serie. Di fatto, per Dawid Zubacki, nonostante il terzo posto ottenuto con 294.9 punti, si tratta di una delusione: sebbene il salto finale gli consenta di conservare la posizione ottenuta nella prima serie e di allungare in classifica generale rispetto a Lanisek (oggi non brillante in decima posizione), nell’ottica della Tournée è un risultato che non rispecchia le aspettative.
Top 6 anche per Karl Geiger e Stefan Kraft, che nella prima serie avevano entrambi trovato una finestra di vento particolarmente favorevole. Al di là del "jolly metereologico", per i due si è trattato di una gara solida, e nella seconda serie si sono dimostrati anche superiori al leader della classifica generale. Laddove per Geiger la wind compensation porta punti importanti nel paniere, contribuento ad un totale di 293.6, per Kraft sono la distanza e la giuria nel round finale a fare la differenza. Parziale delusione per Andreas Wellinger: dopo il quarto posto della prima serie, favorito anche lui da vento frontale, il tedesco perde due posizioni, fermandosi al sesto posto con un punteggio di 285.2.
Gara purtroppo troppo condizionata dalle condizioni meteo per gli italiani in gara. Dopo lo storico superamento della qualificazione per ben tre azzurri, che non accadeva dal 1998, non riescono a superare la prima serie. Piccolo lumicino per Giovanni Bresadola, il più quotato tra gli italiani terminando la qualificazione al 20esimo posto: il saltatore del Gruppo Sportivo Esercito resiste tra i ripescati fino al cambiamento di stanga. Chiude in 32esima posizione. Salto discreto per Francesco Cecon, che gli vale la 35esima piazza; l’atleta del 2001 sta costruendo la sua esperienza nel circuito che conta passando anche da passaggi a vuoto come questo. Salto da dimenticare per Alex Insam, 46esimo.

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