Il fondo norvegese al femminile, orfano della veterana e campionissima Therese Johaug, sta vivendo un incipit di stagione davvero da incorniciare, grazie alla leadership in classifica generale di Tiril Udnes Weng e al primo posto nella Coppa del Mondo di distanza, occupato da Anne Kjersti Kalvå.
Quest’ultima ha ammesso ai microfoni di "NRK" di essere ancora psicologicamente segnata dal Coronavirus, contratto lo scorso febbraio: un "intoppo" che le ha impedito di prendere parte ai Giochi olimpici invernali di Pechino 2022 e, ancora oggi, quel ricordo viene vissuto dalla diretta interessata "con terrore, lo ammetto. È un trauma che rimane vivo e, inoltre, sono entrata abbastanza in contatto con persone che hanno contratto il virus nelle ultime settimane".
Kalvå, nonostante la brillantezza di inizio inverno, teme un calo di condizione con il passare delle settimane: "È come se avessi paura che tutto quello che sto vivendo sia un colpo di fortuna, che la mia forma attuale scompaia".
Un’ansia condivisa anche da Tiril Udnes Weng: "Ho il terrore che la forma scompaia", ha ammesso senza mezzi termini, tanto che in questi giorni si sta allenando in quota in compagnia della sorella gemella Lotta a Pontresina, in Svizzera.
Dubbi e perplessità che non hanno ragion d’essere, secondo l’allenatore della Norvegia, Stig Rune Kveen: "Abbiamo predisposto un piano che consentirà loro di essere ancora più veloci ai Mondiali di Planica 2023".