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Mi ritorni in mente , Salto

Mi Ritorni in Mente – Quattro trampolini da leggenda. Quattro voli per entrare nella storia

Una decina di giorni per entrare nella leggenda. Pochi eventi come la Tournée dei Quattro trampolini sanno esaltarsi nel cuore di una stagione, riservarsi uno spazio a se stante ed allo stesso tempo perfettamente inserito nel cuore dell’inverno.
Quattro tappe tra Germania ed Austria, quattro tappe che per chi sa di salto sono una sorta di ritornello: Oberstdorf, Garmisch-Partenkirchen, Innsbruck, Bischofshofen. Si parte dall’Allgau, Baviera, per arrivare nel Salisburghese dopo il transito nel capoluogo del Tirolo, tra il 28 dicembre ed il giorno dell’Epifania con pochi attimi di respiro.
Settanta edizioni sono in bacheca, la 71ima scatterà da Oberstdorf mercoledì pomeriggio con il turno di qualificazione che precede di 24 ore il Round KO che aprirà di fatto la corsa al successore di Ryoyu Kobayashi, vincitore nel passato inverno per cogliere il secondo sigillo personale dopo il trionfo a suon di Grande Slam nel 2018/19. Il Concorde giapponese è stato il terzo saltatore capace di imporsi in tutte le singole quattro tappe della Tournée, preceduto di un anno da Kamil Stoch (tre Tournée vinte in tutto dal polacco) e soprattutto dal tedesco Sven Hannawald, il primo a completare il poker nell’edizione del cinquantenario, a cavallo tra il 2001 ed il 2002.
Da sei anni la Tournée si rimpalla tra Polonia e Giapponese, con i tre sigilli di Stoch ed i due di Kobayashi intramezzati dal successo di David Kubacki nel 2019/20. E proprio il trentaduenne di Szaflary si presenterà ad Oberstdorf con i gradi di favorito principale della Tournée, forte del pettorale rosso di leader della classifica generale in virtù delle quattro vittorie stagionali e di due secondi posti.
Quattro trampolini che trasudano di storia e di aneddoti, di episodi e singolarità: i cinque successi di Janne Anone tra il 1999 ed il 2008 hanno contribuito a fare grande il fuoriclasse finlandese, così come il mito di Jens Weißflog poggia le radici sulle quattro gemme raccolte nel giro di 13 anni, quattro vittorie che raccontano anche del divenire politico dell’Europa tra gli anni ’80 e ’90 con le prime due affermazioni targate DDR e le successive due raccolte sotto l’egida della Germania Unificata.
Sedici i successi finlandesi, altrettanti quelli austriaci. Ed altrettanti sarebbero quelli tedeschi sommando gli 11 della Germania dell’Est, i 2 della Germania Ovest ed i 3 della Germania riunita. Più staccata, a quota 10, la Norvegia seguita da una Polonia che ha rotto il digiuno in apertura di terzo millennio con il mito Adam Malysz per poi salire a quota 5 dal 2017 in poi, come raccontato in precedenza. Oltre al Giappone (3 con il doppio Kobayashi ed il Funaki del 97/98), nell’Albo d’Oro della Tournée trovano posto anche la Slovenia (2, Primoz Peterka e Peter Prevc) e la scuola ceca, rappresentata negli anni 70 da Jiri Raska (ai tempi in rappresentanza della Cecoslovacchia) e nel nuovo millennio da Jakub Janda, protagonista nel 2005/06 della prima ed unica Tournée conclusa con due vincitori a pari merito, a braccetto con Ahonen.
Conclusa nel 2008 la saga del finlandese, la Tournée ha saputo proporre il filotto più lungo della sua storia, con sette edizioni consecutive vinte dall’Austria sulle ali di di Loitzl, Kofler, Morgenstern, un doppio Schlierenzauer, Diethart e Kraft. E proprio austriaca fu la prima vittoria, quella di Sepp Bradl tra il 1952 ed il 1953; settant’anni fa esatti.
Come detto la stagione si affaccia alla Tournée con Kubacki leader con margine sullo slovacco Lanisek e sullo stesso Kraft, unico tra i principali protagonisti di questo inverno ad aver conosciuto il successo più prestigioso nel panorama del salto sugli sci.
C’è anche un podio azzurro, nella storia della Tournée dei 4 Trampolini. Quello di Roberto Cecon capace di salire al secondo posto nella tappa di Bischofshofen il giorno dell’Epifania del 1995. In precedenza Ivan e Virginio Lunedì avevano sfiorato il risultato rispettivamente a Partenkirchen nel 1983 e ad Innsbruck nel 1990, mentre il miglior risultato italiano a Oberstdorf è ancora firmato Cecon con il quinto posto del dicembre 1988. Mercoledì l’Italia che salta guarderà con attenzione soprattutto Giovanni Bresadola che pochi giorni fa ha fatto il proprio debutto nella top10 di Coppa del Mondo: non è chiamato a fare miracoli, il ventiduenne trentino della Val di Sole, ma non è escluso che possa regalarsi qualcosa di importante, con l’aria delle Feste ancora da vivere.

IL PROGRAMMA DELLA TOURNEE 2022/23, 71ima edizione
28 Dicembre, Oberstdorf – 16:30 Qualificazioni
29 Dicembre, Oberstdorf – 16:30 Round Ko e successivamente secondo turno di salti
31 Dicembre, Partenkirchen – 14:00 Qualificazioni
1 Gennaio, Partenkirchen – 14:00 Round Ko e successivamente secondo turno di salti
3 Gennaio, Innsbruck – 13:30 Qualificazioni
4 Gennaio, Innsbruck – 13:30 Round Ko e successivamente secondo turno di salti
5 Gennaio, Bischofshofen – 16:30 Qualificazioni
6 Gennaio, Bischofshofen – 16:30 Round Ko e successivamente secondo turno di salti

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