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Biathlon – Benedikt Doll: “Ho cambiato mentalità, la famiglia viene prima di tutto. Mondiali di Oberhof 2023? Non vedo l’ora!”

Benedikt Doll, veterano della squadra maschile tedesca di biathlon, si è raccontato ai microfoni di "Biathlon World", commentando in prima battuta il suo avvio stagionale decisamente positivo: "Non ho fatto nulla di speciale – ha commentato –Ho sempre avuto buone sensazioni al poligono e sono molto contento di avere centrato un doppio zero giovedì 15 dicembre".
La Germania maschile del biathlon ha aumentato il proprio tasso di competitività rispetto alla scorsa stagione. Una metamorfosi che Doll ha spiegato così: "Alcuni degli atleti più giovani erano indietro sugli sci, ma quest’estate hanno colmato il divario. Per questo motivo abbiamo sei o – se consideriamo i migliori due atleti della IBU Cup – otto tedeschi che possono competere e lottare per il podio. Naturalmente, penso che la Norvegia sia molto più forte, ma abbiamo una squadra che può lottare nella staffetta con Francia e Svezia".
I Mondiali di Oberhof 2023, per Benedikt Doll, rappresentano uno slancio ulteriore in questo inverno: "Sono molto motivato a gareggiare a Oberhof, negli ultimi due anni mi è mancata l’energia generata dal pubblico. È tornata quando abbiamo disputato la prima gara a Hochfilzen con molti tifosi tedeschi. È davvero una bella sensazione riavere questo pubblico che ti spinge in pista. È stato quello il frangente in cui ho avvertito nuovamente questa sensazione e ho percepito una grande motivazione per Oberhof, perché so che sarà una grande festa. Non vedo l’ora di essere lì a febbraio".
Doll è l’atleta più esperto, in termini anagrafici, della compagine tedesca: "Ma è davvero bello poter competere con atleti più giovani e disputare buone gare. Questa è la cosa più importante: in squadra si respira un’ottima atmosfera".
Dopo essere diventato padre, Benedikt Doll ha cambiato mentalità: "Adesso, per me, la cosa più importante è la famiglia, non più il biathlon. Forse è cambiato un po’ il modo in cui disputo e gestisco le gare che non vanno come vorrei. Non ho più bisogno di molto tempo per superare le performance negative: basta un’ora e poi mi rendo conto che le cose più importanti per me sono a casa".
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