Norvegia dominante anche nella mass start conclusiva di Le Grand Bernard, ultimo atto agonistico del 2022. Dopo la tripletta nel discusso inseguimento di ieri, l’armata norvegese ha fatto la voce grossa per l’intera durata della prima partenza in linea stagionale, con i sei atleti Norge al via costantemente in top10. La prima metà gara è praticamente perfetta, poi i poligoni in piedi scombinano un po’ le carte e dall’ultima sessione di tiro Stula Lægreid (0-0-1-1) sembra potersi involare verso il secondo successo consecutivo, ma ha dovuto fare poi i conti con Johannes Dale (0-0-2-0) uscito con lo zero dalla quarta sessione per chiudere nel giro conclusivo il buco e poi avere la meglio del connazionale nella parte finale del giro. Un successo che rilancia le quotazioni del venticinquenne di casa a Lillehammer dopo una prima parte di 2022 in cui ha dovuto passare anche dal purgatorio dell’IBU Cup e non solo.
Per Dale si tratta del secondo successo in carriera dopo la sprint di Hochfilzen 2020, nella specialità che l’ha visto d’argento ai Mondiali di Pokljuka 2021.
Alle sua spalle, Lægreid si deve accontentare della piazza d’onore ma riesce comunque a soffiare altri punti a un Johannes Bœ (0-0-1-2, +10"6) che ha provato a risollevare la giornata difficile di sabato pagando però a caro prezzo i due errori nel poligono finale.
Ai piedi del podio il padrone di casa Fabien Claude (1-0-2-0) conferma l’eccellente inizio di stagione e galvanizzato dal pubblico transalpino ha saputo rompere il dominio norvegese nella migliore mass start della carriera, chiusa a 17"2 dalla testa con Vetle Christiansen (0-0-1-2) e Tarjei Bœ (0-0-1-1) a completare il sestetto da flore ceremony, fatta di ben cinque norvegesi.
Lo zero al tiro ha permesso allo svizzero Stalder di inserirsi all’ottavo posto (era secondo all’uscita dell’ultimo poligono) mentre gl altri francesi hanno pagato i tanti errori, con un Fillon Maillet falloso in piedi (0-0-1-2) undicesimo a precedere sul traguardo Guigonnat (0-0-1-2) ed un generoso Tommaso Giacomel (1-2-0-1), tredicesimo a 54"3.
Il finanziere trentino è stato il migliore al traguardo con 4 errori: un piazzamento figlio del decimo tempo sugli sci e di riferimenti da top5 sia in termini di range che shooting time. Va da sé che un paio di errori in meno avrebbero cambiato completamente la prospettiva, ma dopo i due inseguimenti recenti, anche la mass start di Le Grand Bornard lo conferma profilo da top15 nel biathlon che conta. Ed ora è tempo di rifiatare e di pensare al 2023.
A breve le classifiche, alle 14:15 la prova femminile