Ci aveva abituato bene anzi benissimo l’Italia dello Short Track, tanto che le due quarte piazze ottenute oggi nell’ultima giornata di gare della terza tappa del circuito di Coppa del Mondo, ha persino un retrogusto di delusione. In realtà le prestazioni sciorinate dagli azzurri vanno esaminate in chiave positiva, ragazzi capaci di dimostrare che nella feroce arena dei leoni dello Short Track, possono valere una piazza del podio.
Partiamo dalla prima speranze azzurra di giornata, la finale dei 500 metri dove l’azzurro Fiamme Gialle di Baselga di Pinè Pietro Sighel si era presentato con le carte in regola per puntare anche al metallo più prezioso. Il suo strabiliante 40” 007 ottenuti nei quarti di finale alle spalle del sud coreano Kim Tae Sung sceso sotto il muro dei 40”, rappresentava il primo indizio per il successo. Poi nelle semifinali di nuovo la seconda piazza alle spalle sempre di Kim, una gara durante la quale Sighel in scia a Kim, aveva fatto presagire margini di sorpasso. Ed ecco la finale, dove la terza posizione sulla linea di partenza con Kim alla corda ed il padrone di casa Nikisha alla sua sinistra, destava non poche preoccupazioni essendo tra i fuochi interni ed esterni con il polacco Sellier e l’altro coreano Sungwoo alla destra all’azzurro. Buona la partenza di Sighel abile a mettersi in scia a Kim e Nikisha, una “comfort zone” che è durata sino ad un giro dal termine, quando all’uscita della penultima curva il coreano Sungwoo lo ha infilato all’interno strappandogli il bronzo.
Delusione per Sighel che è un vero “fighter” un combattente pronto da lì a poco a trascinare la staffetta maschile italiana nella finale dei 5000 metri. Ghiaccio dell’Halyk Arena di Almaty che se sabato aveva tradito in curva per ben due volte lo stesso Sighel, ieri ha punito il bormino Luca Spechenhauser, bravo a portare l’Italia in testa grazie ad un sorpasso pulito e coraggioso sulla Corea, ma poi ritrovatosi lungo e disteso sui materassi di curva, causa la perdita di grip sul ghiaccio della lama destra. Una quarta posizione per il quartetto azzurro formato da Sighel, Thomas Nadalini (Fiamme Oro), Luca Spechenhauser (C.S. Carabinieri) e Tommaso Dotti (Fiamme Oro) nella finale vinta dal Canada davanti alla Corea del Sud e al Giappone.
Al femminile, la migliore azzurra di giornata è stata la 20enne bormina Elisa Confortola alla sua prima finale in Coppa del mondo. La poliziotta ex Bormio Ghiaccio, ha chiuso in 7^ piazza la seconda tornata dei 1500 metri, nella gara vinta dalla belga Desmet alla sua prima vittoria in carriera individuale nel massimo circuito. Sulla stessa distanza ma al maschile, successo per il sud coreano, Park Ji Won. Staffetta azzurra donne composta da Chiara Betti (C.P. Pinè), Nicole Botter Gomez (Fiamme Oro), Elisa Confortola (Fiamme Oro) e Arianna Sighel (Fiamme Oro) al secondo posto nella Finale B dietro all’Ungheria che ha valso loro la sesta complessiva. Nella finale dei 500 metri donne, soddisfazione per la canadese Kim Boutin sulla “regina del ghiaccio” l’olandese Suzanne Schulting, con l’americana Kristen Santos-Griswold terza. Il circo ghiacciato dello Short Track resterà sul ghiaccio di Kazako di Almaty dove il prossimo fine settimana si svolgerà la quarta tappa stagionale di Coppa del mondo.
La Nazionale italiana di Kenan Gouadec non prenderà parte all’evento. Per scelta della commissione tecnica azzurri ed azzurre torneranno in Italia per preparare sul ghiaccio del centro federale di Bormio, la seconda parte della stagione agonistica, che culminerà con i Campionati del mondo in programma dal 10 marzo a Seul. L’edizione iridata verrà preceduta dai Campionati Europei dsl 13 al 15 gennaio a Danzica e dalle ultime due tappe europee del circuito di Coppa del mondo a Dresda (Ger) e Dordrecht (Ned) l’ultimo week end di gennaio ed il primo di febbraio
Short Track – Due quarte piazze per l’Italia nell’ultima giornata di gara della Coppa del Mondo di Almaty
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