Arriva una bellissima notizia per lo sci di fondo italiano dalla qualificazione alla sprint in tecnica classica di Beitostølen. Nel giorno in cui è assente il leader della squadra azzurra, Federico Pellegrino, è un altro giovane italiano a prendersi la scena: Simone Mocellini.
Il trentino delle Fiamme Gialle, reduce dalla vittoria in OPA Cup a Santa Caterina, è l’unico azzurro al via della sprint odierna. L’obiettivo era la qualificazione, invece il Moce ha fatto tanto di più, sfiorando addirittura la vittoria della qualificazione e chiudendo con uno straordinario terzo posto. Un risultato che conferma le grandi potenzialità di questo atleta, che forse inizia finalmente a rendersi conto, dietro il sorriso e la tranquillità sempre mostrate, di avere mezzi importanti su cui lavorare. Un risultato che sicuramente dà fiducia anche a tutta la squadra del gruppo Milano-Cortina 2026 allenata da Fulvio Scola, della quale Mocellini è uno dei collanti.
Ora il giovane trentino dovrà essere bravo a gestire le emozioni nelle due ore di avvicinamento alle batterie, capire di aver già fatto qualcosa di importante ed essere consapevole di non avere nulla da perdere in una batteria molto difficile con due atleti che nelle ultime due stagioni hanno vinto in Coppa del Mondo come Svensson e Jouve.
In una gara priva di campioni della specialità come Klæbo e Pellegrino, spazio ai volti nuovi. Oltre a Mocellini, terzo a 65 centesimi, ci sono anche gli altri giovani, come Jules Chappaz, vincitore della qualificazione, Niilo Moilanen, giunto secondo, Valerio Grond quarto e Ondrej Cerny, quinto.
Il primo dei volti più noti è il leader della classifica generale, Paal Golberg, sesto, mentre Taugbøl è decimo, Even Northug 13°, Chanavat 15°, Jouve 19°, Valnes addirittura 20°.
Insomma saranno delle batterie da gustare, perché la gara si annuncia delle più equilibrate e divertenti degli ultimi anni. E l’Italia ha un giovane sognatore lì con il pettorale numero 3.
LA COMPOSIZIONE DELLE BATTERIE.