Una vittoria con il brivido per Johannes Bø, ma l’importante per il norvegese era portare a casa il risultato, anche perché a Kontiolahti ha interrotto il digiuno di successi in Coppa del Mondo nella pursuit. JTB ha chiuso la 12,5 km di ieri con l’ansia di due errori che sarebbero potuti costare caro. L’esperienza ha aiutato il norvegese a mantenere la calma e a contenere il ritorno di Sturla Lægreid ed Emilien Jacquelin: il sigillo numero 57 in Coppa del Mondo – nonché il bis dopo la sprint di 10 km di sabato – sono stati la diretta conseguenza.
«Il primo poligono è stato perfetto», ha commentato l’olimpionico. «Nel secondo ho impiegato più tempo (circa otto secondi in più, nda), ma sono comunque riuscito a evitare errori. Poi la gara sulla neve è diventata più difficile. Ho cercato di trovare la giusta velocità al tiro, ma nel poligono finale ho perso un proiettile, dunque è stata dura. Così ho affrontato l’anello delle penalità: in quei casi cerchi di avere gli occhi dietro la testa per vedere dove sono gli altri, ma ho sentito che anche loro stavano sbagliando, quindi dovevo solo spingere».
«Il primo poligono è stato perfetto», ha commentato l’olimpionico. «Nel secondo ho impiegato più tempo (circa otto secondi in più, nda), ma sono comunque riuscito a evitare errori. Poi la gara sulla neve è diventata più difficile. Ho cercato di trovare la giusta velocità al tiro, ma nel poligono finale ho perso un proiettile, dunque è stata dura. Così ho affrontato l’anello delle penalità: in quei casi cerchi di avere gli occhi dietro la testa per vedere dove sono gli altri, ma ho sentito che anche loro stavano sbagliando, quindi dovevo solo spingere».
«Non è stato il modo migliore per concludere la gara: devo migliorare per il prossimo inseguimento. Non capita spesso di sbagliare due volte di seguito e vincere. Sono contento della vittoria, ma avrei potuto fare meglio», ha concluso la sua analisi il norvegese. Che dunque ha mandato un messaggio chiaro ai rivali in vista di Hochfilzen: dormire sugli allori non gli appartiene.