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Biathlon , Coppa del Mondo

Biathlon – La gara del riscatto: super Vittozzi ci fa sognare ed è terza dietro a Hanna Öberg e Tandrevold!

Il cuore dei tifosi italiani batte subito forte a Kontiolahti e ad accelerarne i battiti ci ha pensato lei, Lisa Vittozzi, tornata a far sognare con una prestazione di altissimo livello al tiro, proprio in quella individuale che nel 2019 la vide vincere la coppa di specialità e la medaglia mondiale. Alla prima occasione, quando tutti gli occhi erano puntati su di lei, dopo i cambiamenti estivi con l’introduzione nello staff tecnico dell’allenatore finlandese Jonne Kähkönen, la sappadina del CS Carabinieri ha subito risposto, confermando le splendide cose mostrate già in occasione del Mondiale di Ruhpolding.
Un atteggiamento aggressivo quello di Lisa, partita subito ad un buon ritmo sugli sci, poi l’errore nella prima serie a terra, quindi lo zero nelle successive tre con l’impressione di un’atleta sempre più fiduciosa metro dopo metro, colpo dopo colpo.
Una prestazione che le è valsa il podio, un terzo posto che vale ancora di più se si torna a pensare a tutte le difficoltà che questa ragazza ha dovuto attraversare e le sfide che ha affrontato. Lisa è stata costretta a passare attraverso dei rovi, si è ferita, ma ha saputo uscirne e oggi merita di godersi questo momento. E chissà, magari quelle ferite, una volta cicatrizzate, la renderanno ancora più forte.
A vincere è stata Hanna Öberg. Anche in questo caso è un riscatto splendido dopo le difficoltà avute al tiro nel corso di tutta l’intera stagione. Sembrava quasi essere stata messa all’ombra da sua sorella Elvira, invece alla prima occasione Hanna ha ricordato a tutti che non si vincono medaglie olimpiche e coppe di specialità per caso. La svedese ha disputato una gara stellare, sugli sci appena 12"4 più lenta di sua sorella, mentre al poligono è stata fantastica, commettendo un solo errore e sparando con sicurezza. Un solo errore nell’ultima serie non le è costato la vittoria, non solo perché anche Simon, che era seconda prima dell’ultimo poligono, ha mancato lo stesso un bersaglio e proprio all’ultimo colpo, ma perché in ogni caso Hanna Öberg aveva un ritmo sugli sci di altra categoria. Bello il suo saluto a Lisa Vittozzi una volta che entrambe hanno tagliato il traguardo, a sottolineare anche il bel rapporto tra queste due atlete capaci di uscire da un momento difficile. Tra loro distacco di 39"7 a parità d’errore.
Alle spalle della svedese ancora un altro riscatto, quello di Tandrevold. In una Norvegia che sembrava in crisi, priva di Eckhoff e Røiseland, ci ha pensato proprio lei a regalare una grande soddisfazione a Patrick Oberegger, chiudendo la gara con quattro zero e prendendosi subito la soddisfazione di salire sul podio. Bellissimo se si ricorda la sua sofferenza in quella maledetta pursuit di Pechino. La norvegese ha chiuso con 36"5 di distacco dalla vincitrice, resistendo al fantastico ritorno di una splendida Vittozzi.
Ai piedi del podio un’ottima Voigt, che con quattro zero si è piazzata quarta a 1’00"5, confermandosi un’atleta sempre più solida. Quinta piazza per Julia Simon a 1’11"9 con un errore in piedi, proprio sull’ultimo colpo, a costarle il podio. La francese aveva accelerato la sua serie per provare a vincere, invece ha chiuso quinta. Sesta posizione per una Denise Herrmann competitiva, che ha mancato due bersagli nelle ultime due serie quando era in lotta per il podio. Alle sue spalle una Davidova che fa però paura. Vero, ha mancato due bersagli, ma la sua velocità d’esecuzione mostra che l’atleta si sta evolvendo giorno dopo giorno. Altro bel ritorno in ottava posizione è per Paulina Fialkova, che ha confermato di aver fatto bene a proseguire la sua carriera. Nona piazza per una velocissima Elvira Öberg, che ha mancato tre bersagli ed è stata anche molto fortunata nella prima serie quando si sono chiusi due bersagli per un soffio. Sugli sci fa paura, ma sua sorella Hanna è vicina. Bel decimo posto per Lotte Lie, che ha regalato al Belgio la top ten grazie a quattro zero.
Per quanto riguarda i colori azzurri, è stata una giornata difficile per Wierer, penalizzata dai tre errori nell’ultima serie. Peccato perché fino a quel momento l’azzurra era in lotta per la top five, anche se sugli sci non è sembrata ancora nella miglior condizione, a causa di un brutto raffreddore che come Bionaz ha colpito anche lei. Era però importante rompere il ghiaccio e siamo convinti che la vedremo già molto più competitiva e con voglia di riscatto sabato nella sprint. In ogni caso per Doro sono arrivati punti, grazie al 38° posto finale.
Un po’ di amaro in bocca per Passler e Carrara. Entrambe avrebbero potuto chiudere in zona punti senza gli errori nell’ultimo poligono. Alla fine tre totali per l’altoatesina e quattro per la valdostana, rispettivamente 46ª e 42°. Ma attenzione, perché comunque da loro sono arrivati segnali positivi che non sono da sottovalutare e confermano la bontà del lavoro svolto in estate dalla squadra femminile.
Più in difficoltà sugli sci è apparsa Samuela Comola, che ha commesso quattro errori al tiro nella seconda serie e fisicamente ha pagato le difficoltà estive. Era anche prevedibile. Eppure senza quell’infortunio al secondo poligono, avrebbe potuto comunque ottenere un buon risultato. Vediamo come andrà la staffetta di domani.
 

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