La prima della stagione va alla Svezia, ma a sorpresa è Martin Ponsiluoma a regalare il successo alla nazionale svedese. Ci si aspettava Samuelsson, invece è stato il suo compagno di squadra a imporsi nel format meno adatto alle sue caratteristiche, dove non a caso non era mai entrato nella top five della classifica. Ponsiluoma, invece, oltre ad essere andato a tutta sugli sci, ha trovato una sorprendente precisione al poligono, concludendo la sua prestazione con un solo errore, arrivato nella seconda serie, per poi non sbagliare più.
Lo svedese ringrazia in parte anche Sturla Lægreid. Il norvegese, infatti, era stato la solita macchina al tiro, perfetto e veloce, fino agli ultimi due colpi. A quel punto, qualcosa si è improvvisamente inceppato nel meccanismo interno del campione norvegese, che ha mancato gli ultimi due bersagli della serie in piedi, qualcosa di inusuale per un fenomeno del tiro come lui, cedendo così vittoria e podio. Per Lægreid sesta piazza finale con tanto disappunto, ovviamente.
Alle spalle di Ponsiluoma ha chiuso un ottimo Niklas Hartweg. Il 22 enne svizzero, già grande protagonista nel Mondiale Estivo di Ruhpolding, si è subito confermato anche sulla neve, andandosi a prendere il primo podio in carriera con una prestazione maiuscola al poligono, grazie a quattro zero. E pensare che fino a oggi il suo miglior risultato era il 17° posto ottenuto nella passata stagione ad Anterselva.
Anche la Germania bagna l’inizio della stagione, che porta al Mondiale di Oberhof, con un bel podio. Ad ottenerlo è David Zobel, che a 26 anni, ha colto il suo primo podio in carriera grazie a una prestazione di altissimo livello, perfetta al tiro. E pensare che prima di oggi aveva come miglior risultato un ottavo posto. Una gioia enorme per il tedesco.
Zobel ha beffato il suo connazionale Roman Rees, che con un errore si è messo alle spalle di appena 2" Samuelsson, anch’egli con un bersaglio mancato, sognando per diversi minuti il ritorno sul podio in Coppa del Mondo, a tre anni e mezzo di distanza da quello di Soldier Hollow. Invece il suo sogno è caduto a causa del fuoco amico.
Quinto posto, come già scritto, per lo svedese Samuelsson, che ha chiuso davanti a Lægreid e Christiansen, autore di un errore. Da sottolineare la bella prestazione del lituano Strolia, che ha regalato un buon ottavo posto al paese baltico e avrebbe anche potuto sognare il podio se non avesse mancato un bersaglio proprio nell’ultima serie. Giornata negativa per Johannes Bø, che ha commesso due errori già con i primi tre colpi della serie iniziale a terra. Poi ne sono arrivati altri due per quattro totali, ma anche un 12° posto finale che dimostra il suo grandissimo stato di forma sugli sci. Pensate che in pista il suo tempo è stato di quasi 50" migliore rispetto a quello di Ponsiluoma. Attenzione, quindi, messo a posto qualche particolare, Johannes Bø è pronto a graffiare.
Meritano una menzione le belle prestazioni di due atleti che non fanno più parte della squadra èlite norvegese. Erlend Bjøntegaard, presente grazie al pettorale ottenuto con la vittoria dell’IBU Cup 2021/22, ha chiuso al decimo posto con un errore, confermando il suo grande talento. Bene anche Johannes Dale, che ha pure sognato il podio prima di cadere con due errori all’ultimo poligono, tre totali, per terminare 16°. Davanti a lui un deluso Fillon Maillet, giunto 14° con due errori arrivati nella prima serie e una prova sugli sci non troppo positiva.
Più indietro Jacquelin, solo 28°, a causa di una giornata negativa al tiro, segnata da quattro errori. Ma la differenza, a parità d’errore, è pazzesca rispetto a Bø.
Crollo totale per Tarjei Bø, che ha mancato sei bersagli, tutti nelle ultime due serie, terminando addirittura 53°.
L’Italia può sorridere grazie alla bella prestazione di Patrick Braunhofer. Tornato in Coppa del Mondo dopo due anni dalle gare di Kontiolanthi del 2020/21, il carabiniere della Val Ridanna, che allora giunse 70° in questa gara, è riuscito a conquistare i suoi primi punti con una prova davvero solida al poligono, dove ha mancato un solo bersaglio nella terza serie, a terra, riuscendo così a sfruttare un format che si addice alle sue caratteristiche. L’ottimo 24° posto finale vale per lui tantissimo e lo aiuterà ad affrontare con maggior fiducia le prossime gare e magari anche a fare quel bel passo avanti sugli sci (comunque già in corso) che Brauni sta cercando. Bravissimo, perché nel modo migliore ha dimostrato che questo è il suo posto.
Di poco fuori alla zona punti ha chiuso Tommaso Giacomel, partito con il numero uno e terminato 44° a causa di cinque errori al tiro. Peccato, ma sugli sci l’azzurro ha dimostrato di essere vicino alla miglior condizione. Lo aspettiamo quindi in un format diverso da questo, meno adatto alle sue caratteristiche, tanto che quello odierno è il suo miglior risultato in un’individuale. Anche se presto pure qui lo vedremo a punti.
Più indietro Daniele Cappellari, che con un errore ha concluso 51°, crollando sugli sci nel finale di gara. Peccato, perché la prestazione al tiro avrebbe meritato punti.
Ottantunesima piazza per l’esordiente David Zingerle con quattro errori.
Un po’ di amaro in bocca per l’Italia è legato alle assenze di Didier Bionaz e Lukas Hofer. Nel secondo caso, il dispiacere aumenta vedendo anche la bella prova complessiva della squadra svedese, dal momento che hanno fatto bene anche Nelin, giunto 14°, e Femling 21°. L’impressione è che la Svezia abbia lavorato molto bene, quindi si attende Hofer a braccia aperte.
Biathlon – Sorpresa Ponsiluoma: è sua l’individuale di Kontiolahti; sorriso per Braunhofer, primi punti in Coppa del Mondo!
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