Frida Karlsson è stata la personificazione del dominio: ieri, a Ruka, non solo ha vinto con grande distacco, ma ha costruito questo gap importante come e quando ha voluto. Partita per seconda nella 20 km a inseguimento a libero, la svedese ha impiegato un chilometro per raggiungere la connazionale Ebba Andersson. È stata con lei per tutto il blocco centrale della gara, mettendo a debita distanza le inseguitrici: poi, quando queste ultime non potevano più rientrare, ha giocato d’anticipo su Andersson, attaccandola all’ultimo giro per non portare la gara allo sprint. Risultato: quarta vittoria in Coppa del Mondo, con distacchi siderali. Tranne Andersson (che si è presa comunque 33 secondi), le altre erano sopra il minuto.
«Ora è difficile sconfiggerci», ha detto Frida Karlsson a SVT Sport, commentando i grandi risultati delle svedesi a Ruka (vittoria anche di Emma Ribom davanti a Johanna Hagström nella sprint a classico e di Andersson sulla stessa Karlsson nella 10 km a classico). «Il nostro piano prevedeva che entrambe avremmo tratto beneficio dal mantenere un ritmo elevato dall’inizio alla fine, magari dandoci il cambio a tirare. È stato bello vedere che ha funzionato. È apparso subito evidente che i secondi si stavano accumulando rispetto agli altri, e alla fine sentivo che avevo ancora energie. Ho avuto anche un po’ di fortuna. La terza doppietta in tre giorni la dice lunga sulla qualità della squadra».
