La determinazione di mettersi tutto alle spalle, allontanare la stagione passata e zittire i critici, dimostrare che un titolo mondiale nella 50 km non si vince se non sei un campione. C’era tutto questo nella splendida prestazione di Emil Iversen nella 10 km a classico di Beitostølen, apertura della stagione 2022/23 dello sci di fondo norvegese, da lui chiusa al secondo posto alle spalle di un fantastico Klæbo.
Al termine della gara, quindi, Iversen ha mostrato un nuovo lato di sé, si è improvvisamente aperto, ha mostrato la fragilità e la sofferenza dell’ultimo anno, accantonando per un attimo quell’atteggiamento sempre un po’ guarscone. Eccolo quindi commuoversi, fermarsi ad asciugare qualche lacrima caduta dai suoi occhi, in occasione dell’intervista a NRK: «Non ho fatto una buona gara dal Mondiale di Oberstdorf – ha ammesso Iversen – quindi era un piccolo fantasma che sentivo che mi metteva il fiato sul mio collo. Adesso ce ne siamo sbarazzati».
Iversen ha ringraziato amici e famiglia per il sostegno ricevuto dopo la difficile stagione olimpica, ammettendo le sue difficoltà: «Lo apprezzo, ora si tratta solo di continuare ad essere felici. Sono felice e sollevato ora. Non è stato piacevole lo scorso anno. Sentivo di non essere me stesso. Avevo solo bisogno di una buona giornata per tornare».
Ora, a meno di sorprese clamorose, lo rivedremo in Coppa del Mondo, già a partire da Ruka.
Sci di Fondo – Iversen si commuove a Beitostølen: “Nella passata stagione non ero me stesso”
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