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Sci di fondo

Sci di Fondo – A Bruksvallarna Emma Ribom e Calle Halfvarsson vincono nella sprint

Emma Ribom e Calle Halfvarsson vincono la sprint a classico di Bruksvallarna, nell’apertura della stagione svedese, competizione di 1,4 km valida come gara FIS che sia al maschile che al femminile non risparmiano sorprese.
La Bruksvallsloppet si apre dunque con un doppio botto che potrebbe incidere parecchio sulle future scelte riguardanti la nazionale svedese. Nella finale femminile Ribom, che in semifinale ha accusato 1"44 di ritardo da Johanna Hagström, si rifà battendola per 1"19 con un tempo complessivo di 3’29"21. Terza posizione per Frida Karlsson davanti a Jenny Solin, molto più staccate Jenny Larsson e Louise Lindström. I riflettori erano puntati non solo su Ribom, apparsa in grande forma (forse gli allenamenti con Jonna Sundling le hanno giovato), ma anche su Karlsson e Maja Dahlqvist, due che si giocano il posto per Ruka poiché hanno rinunciato in estate alla convocazione della nazionale. La Sprint è un disastro per Dahlqvist (ed è la seconda volta consecutiva che accade nell’opening, poiché l’anno scorso fu squalificata): dopo aver vinto la prima batteria cade in semifinale in discesa. Nel tentativo di evitarla, cadono anche la stessa Karlsson (brava a limitare i danni) e Anna Dyvik, finita addirittura fuori pista. Ora per Dahlqvist la chiamata per Ruka si fa in salita. 
Cadute anche al maschile, dove Halfvarsson approfitta di un contatto tra Anton Persson (uno dei grandi favoriti) e William Poromaa poco prima dell’ultima curva. Ottimo inizio di stagione per il 33enne, che conferma dunque il finale in crescendo dello scorso anno. Halfvarsson (3’08"62) precede di 0"66 Oskar Svensson, di 1"40 Alvar Myhlback e di 1"72 lo stesso Persson. Buonissimo il risultato di Myhlback, 16enne figlio d’arte in odor di nazionale: il selezionatore Anders Byström avrà preso ulteriori appunti e a questo punto non è da escludere la convocazione in Coppa del Mondo.
Quinto Emil Persson, ultimo Poromaa, arrivato al traguardo scuotendo la testa, evidentemente contrariato per un contatto che, tuttavia, conferma come le aperture svedesi siano sempre combattute e competitive.

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