Una corsa contro il tempo alla ricerca della neve perduta: si può sintetizzare così l’autunno di Marte Olsbu Røiseland. La norvegese ha perso due mesi dopo aver contratto un’infezione da herpes zoster (il Fuoco di Sant’Antonio) e solo recentemente ha potuto ricominciare gli allenamenti. È inevitabile che la sua preparazione rispetto alle colleghe sia precaria, e che a Kontiolahti – sede di apertura della Coppa del Mondo di biathlon – le sue aspirazioni vadano riviste al ribasso, anche perché Olsbu Røiseland non vede la neve da giugno e finora ha dovuto allenarsi con lo skiroll.
«Ci sono ancora buone condizioni per lo skiroll a Lillehammer, ma probabilmente finiranno presto. Probabilmente dalla prossima settimana dovrò spostarmi per trovare la neve. Beitostølen potrebbe essere una buona alternativa», queste le parole di Olsbu Røiseland ai connazionali di VG. «Mi mancano ore sulla neve. Sci e skiroll per me sono lo stesso finché mi alleno. Ma non posso passare direttamente dallo skiroll alla Coppa del Mondo, quindi spero che arrivi la neve».
La Norvegia è un paese molto colpito dall’aumento delle temperature, basti pensare che l’apertura della IBU Cup di Sjusjøen sia stato annullato e trasferito a Idre, in Svezia. Olsbu Røiseland avrebbe voluto condizioni migliori per allenarsi ma prenderà comunque il via a Kontiolahti insieme alle compagne di nazionale Ragnhild Femsteinevik, Emilie Kalkenberg, Karoline Knotten, Ida Lien, Ingrid Landmark Tandrevold e la riserva Karoline Erdal.