A oggi, Johannes Klæbo è in forte dubbio per Beitostølen, appuntamento di esordio della stagione norvegese. Il 26enne soffre da quattro mesi di problemi fisici – al gluteo e a un tendine del ginocchio – e non si è mai potuto allenare con continuità in questo periodo. È stato lo stesso fuoriclasse norvegese a mettere un punto interrogativo sulla sua presenza non solo nel weekend della prossima settimana, ma anche in appuntamenti ben più rilevanti.
«Ho ancora fastidio in certi periodi. Sono lontano dal 100% soprattutto in chiave sprint, dove sono molto insicuro riguardo le mie condizioni», queste le parole dell’olimpionico ai connazionali di TV2. «Ci vuole più tempo di quanto sperassi e pensassi. Credo di essere alla 17esima settimana alle prese con l’infortunio al ginocchio. Ora abbiamo deciso di allenarci di meno per alcuni giorni e di fare più terapia». Anche quattro ore al giorno, secondo quanto si apprende. È chiaro che, a questo punto, Beitostølen sia un obiettivo ottimistico. Klæbo aveva già rinunciato alle Sprint, mantenendosi però una porta aperta nelle gare di distanza.
Anche Ruka, dove il 25 novembre inizierà la Coppa del Mondo, è più vicina di quanto il norvegese sperasse: «Non so cosa farei se Ruka fosse questo weekend, è difficile da dire. È una fortuna che la prima sprint di Coppa del Mondo sia tra due settimane. Mi sorprenderei se riuscissi a vincere una gara prima di Natale. Il piano è quello di vedere se un paio di giorni di riposo miglioreranno le mie condizioni fisiche».
Klæbo partirà domani da Livigno per tornare nella sua Norvegia, riposare e provare le sue condizioni in vista di una partecipazione alle gare di distanza di Beitostølen. Chiaramente, senza rischiare nulla: Ruka e i Mondiali sono vicini.
