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Salto con gli Sci – Giovanni Bresadola dopo Wisla: “Una bella iniezione di fiducia perchè ci sono tanti margini di miglioramento”

La stagione non poteva iniziare in un modo migliore per Giovanni Bresadola, che nella tappa di apertura della Coppa del Mondo, a Wisla, ha conquistato due piazzamenti in zona punti, giungendo addirittura 14° sabato, mentre domenica ha chiuso 27°.

Un inizio di stagione importante, a dimostrazione che la strada intrapresa con Jiroutek è quella giusta: «Sono sicuramente soddisfatto e molto contento di essere andato due volte consecutive a punti – ha affermato a Fondo Italia il trentino del CS Esercito – è una bella iniezione di fiducia. Anche perché sono riuscito a essere nella top trenta anche domenica, nonostante due salti di gara non eccelsi, rispetto ai quali so di avere tanti margini di miglioramento. Ciò significa che abbiamo fatto un bel passo in avanti nel corso dell’estate, alzando il livello medio dei miei salti.
Iniziare subito bene aiuta a togliersi un sassolino dallo zaino, mi permette di liberare un po’ la testa e sentire meno pressione, perché qualcosa ho già fatto, avendo dei punti. Dal punto di vista mentale è importante partire con il piede giusto».

Eppure, nonostante la zona punti conquistata, domenica Bresadola sembrava tutt’altro che soddisfatto dei suoi salti. «I due salti di ieri non sono stati buonissimi, perché ho fatto fatica in posizione a trovare il giusto appoggio sulla pianta del piede e da lì di conseguenza ho avuto problemi a eserguire la prima fase di spinta nel mondo giusto partendo solo dalle gambe, ma mi sono aiutato anche braccia e spalle. Insomma, non sono stati salti puliti, mi è mancata la giusta energia. In estate ho fatto tanti miglioramenti nella posizione, ma devo fare ancora dei progressi su quello che è da sempre il mio tallone d’Achille, la costanza. Ancora oggi riesco a fare un salto spettacolare alternandolo ad altri mal riusciti. Stiamo lavorando su questo e credo che stiamo iniziando a ingranare».

Secondo Bresadola, l’inizio anticipato della stagione non ha condizionato troppo le gare: «Non saprei dire a che punto sono della condizione – ha ammesso – ma posso dire che pur trattandosi di una gara molto anticipata, che si è svolta su plastica, era pur sempre una competizione di Coppa del Mondo, alla quale tutti hanno cercato di arrivare al cento per cento. Non credo che qualcuno l’abbia presa sotto gamba».

Infine l’azzurro ha voluto ringraziare lo staff tecnico che sta lavorando con lui dall’estate: «Vorrei ringraziare tutto il nostro staff, in particolare David Jiroutek che è il nostro head coach e Michael Lunardi che è sempre lì a fare duemila cosa, è sempre impegnatissimo per noi».

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