Non arrivano belle notizie per Marte Olsbu Røiseland. La vincitrice dell’ultima Coppa del Mondo e dominatrice dell’Olimpiade di Pechino ha avuta una nuova battuta d’arresto nelle ultime settimana. Røiseland ha avuto il fuoco di Sant’Antonio nella parte conclusiva dell’estate e ciò ha notevolmente indebolito il suo corpo. L’atleta, quindi, sta faticando ad allenarsi alle tipiche alte intensità richieste da questa fase della preparazione, così ha deciso di rirprendere nuovamente ad allenarsi più lentamente, per non rischiare di compromettere addirittura la sua stagione.
«Le cose erano andate abbastanza bene a Ruhpolding tre o quattro settimane fa – ha raccontato l’atleta a NRK – ma dopo è diventato di nuovo tutto un po’ più difficile e ora è ricominciato tutto. È stata dura. Sono guarita da tempo dal fuoco di Sant’Antonio, ma il mio corpo non ha più risposto come dovrebbe. Sono stata stanca, ho avuto mal di testa e i postumi della malattia».
Nonostante tutti gli esami del sangue siano stati buoni, l’atleta ha sentito che il suo corpo non era ancora al meglio ed è così arrivata la nuova battuta d’arresto. «Anche se avevo un piano di recupero molto accurato, forse ho iniziato un po’ troppo forte. In questo momento non ho tempo per ripartire nuovamente daccapo, se voglio avere qualche speranza di lottare per una medaglia nel Mondiale di Oberhof».
Al momento Røiseland, quando manca meno di un mese al via della Coppa del Mondo, si sta allenando a bassa intensità. Per questo motivo anche l’apertura della stagione a Sjusjøen, competizioni a cui parteciperà anche l’Italia, sembra a rischio, così come la stessa partenza della Coppa del Mondo: «Devo fare attenzione, ascoltare il mio corpo e prendermi il tempo di cui ho bisogno. Non so come reagirà il corpo alle sessioni più dure. Devo essere sicura di essere al cento per cento e che il corpo risponda bene prima di andare in Coppa del Mondo».
La campionessa norvegese vuole però prenderla con filosofia: «Non credo di avere nulla di cui lamentarmi in tutta la faccenda. Quando sei competitivo, vai al massimo. Non sono affatto vicino a questo».
Prima di prendere parte a delle competizioni, Røiseland deve svolgere alcune sessioni di allenamento a soglia, ma la sua possibilità di essere al via della prima tappa di Coppa del Mondo è ancora in dubbio. Questo è ciò che ha affermato il suo allenatore Roger Grubben: «La forma ad oggi non è buona. È molto lontana ora e Marte è lontana dal competere al livello per cui è conosciuta. Ma le cose andranno rapidamente quando inizierà ad allenarsi normalmente. Se tutto funziona bene e le sessioni d’ora in poi andranno bene, penso possa raggiungere Kontiolahti. E sono pienamente consapevole che la salute viene prima di tutto».
L’allenatore è però fiducioso: «Marte è incredibilmente brava a far fronte alle avversità. Ha affrontato uno stop, un intervento chirurgico di appendicite e molto all’inizio della sua carriera. Gli ultimi anni sono stati incredibili e anche noi dobbiamo affrontare alcune sfide. Adesso è una nuova sfida, che ovviamente non volevamo, ma dà anche motivazione quando è difficile».
Røiseland è consapevole di aver affrontato già diverse avversità, ma crede che questa sia una sfida più difficile rispetto al passato: «Questo è stato forse il problema più difficile che ho affrontato finora. È stato difficile non avere una prospettiva temporale, non sapere quando posso ricominciare ad allenarmi e quando il mio corpo funziona di nuovo. Non so al cento per cento se il corpo funzionerà di nuovo, anche se ci credo. Non ho ancora potuto testarlo, l’incertezza è stata difficile da affrontare quest’autunno».
Insomma nella testa di Røiseland ci sono ancora diversi dubbi, ma l’obiettivo resta il Mondiale di Oberhof: «Non sono mai stata in una situazione del genere in precedenza, ma spero di avere una base di forma e di poter forse usare le esperienze che ho. Sarà la fase da Natale al Mondiale che sarà importante per me e poi spero di trovare qualche asso nella manica che mi metta in forma. Ho ancora molta fiducia».
Biathlon – Nuova battuta d’arresto per Marte Olsbu Røiseland, l’inizio di stagione è a rischio?
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