Le elezioni per la presidenza della FISI e il rinnovo del Consiglio Federale sono alle porte. Uno dei settori che presenta ampie potenzialità, parzialmente inesplorate, è lo sci di fondo. Proprio su questo tema si è espressa Lidia Bernardi, che dopo quasi 13 anni come Presidente dello Sci Club Val Gardena, ha deciso di mettersi a disposizione della FISI.
Anche in virtù della lunga esperienza da professoressa di educazione fisica, Bernardi – presidente dello Sci Club Gardena – è una convinta sostenitrice dell’importanza del rapporto sport-scuola. È necessario – secondo lei – che questo dialogo migliori, sia per allargare la base degli atleti, sia per seminare in vista del futuro, anche perché non sono richiesti grandi investimenti o sforzi organizzativi: “Nel 2007 abbiamo creato uno ski-college presso il mio istituto, abbiamo “solo” cambiato l’orario scolastico. In val Gardena abbiamo tanti atleti, e questi ragazzi possono sia stare in famiglia che fare sport. Martedì e mercoledì hanno allenamento, ma non vuol dire che perdano le ore, vengono solo recuperate in un altro momento. È un modello che può essere proposto a tante scuole nella zona alpina, non servono tanti finanziamenti. E poi bisogna allargare la base, perché i ragazzi vanno sempre meno sulla pista. Manca anche la buona volontà dei presidi e dei consigli d’istituto: si potrebbe fare qualcosa cambiando un po’ l’orario. In Italia abbiamo tante ore di presenza, ma si potrebbe fare molto per non tralasciare gli studi”.
Lo Sci Club Gardena, che ha una storia ultracentenaria, gode di una lunga tradizione con il fondo: “È il futuro di tanti ragazzi: è uno sport alternativo, che sarà sempre praticabile”, aggiunge Bernardi. “Punto molto anche sul fondo e sulle discipline nordiche. E anche per quanto riguarda i centri federali, se nello sci alpino abbiamo fatto molto, nello sci nordico si può fare di meglio. Se i centri fossero di più, se unissimo le forze e ci allenassimo tutti insieme, si avrebbero solo risultati positivi. Da noi, i ragazzi dello sci di fondo e della combinata nordica si allenano insieme: facendo gruppo ne guadagnerebbe tutto il movimento”.