Da anni la sua azienda è tra le più importanti a livello internazionale nel settore degli sport invernali, sia per le scioline di tenuta che per le cere di scorrimento. La Rodewax, infatti, ha legato il proprio nome a tanti campioni del mondo degli sport invernali, in particolare sci di fondo e biathlon.
Dopo aver festeggiato il primo anno dall’inaugurazione della nuova sede dell’azienda di Asiago, l’amministratore delegato della Rode, Roberta Rodeghiero, da anni presidente dello Sci Club Asiago, uno dei più storici del paese, avendo appena compiuto cent’anni, ha deciso di fare un nuovo passo e proporsi come Consigliere della FISI, candidandosi per l’Assemblea Elettiva in programma sabato 15 ottobre.
Una decisione che per Roberta Rodeghiero, figlia di Rizzieri, ex atleta e tecnico, che ha contribuito allo storico successo di Franco Nones a Grenoble, oltre che fondatore dell’azienda, è il logico passo di un percorso che va avanti da tanti anni. «Credo che entrare a far parte del Consiglio della FISI sarebbe la conclusione del percorso della mia vita sportiva negli sport invernali, iniziata nello Sci Club Asiago, del quale sono presidentessa, e proseguita anche nel Comitato FISI Veneto, nel quale sono stata consigliera per tre mandati».
Un lungo percorso che le ha permesso di fare tanta esperienza, di conoscere bene l’ambiente in Italia e all’estero, di capire come si lavora lontano dal nostro paese: «Vorrei mettere a disposizione della FISI l’esperienza che ho accumulato in questi anni, nei quali ho avuto l’opportunità di girare il mondo seguendo numerosi eventi, capendo così le esigenze sul campo di tecnici e atleti. La FISI ha fatto tanto in questi anni, ma ovviamente si può fare di più, come percepisco anche dagli atleti e dai tecnici che sento quotidianamente. Conosco le loro problematiche e le necessità. Mio papà stesso è stato atleta, lui era molto vicino a squadre e atleti, ed io in questi anni ho portato avanti questa tradizione, perché mi sta a cuore questo movimento. Abbiamo sempre aiutato molto le varie società, stando vicino alle realtà del territorio italiano, sponsorizzando anche le competizioni nazionali, come la Coppa Italia Giovanile di sci di fondo».
Esperienza, ma anche innovazione, quella tecnica di cui c’è bisogno per competere ad armi pari contro paesi competitivi come quelli scandinavi: «Per quanto riguarda l’alto livello, la FISI dovrà essere sempre più all’avanguardia con conoscenze tecniche e tecnologiche, investire nella ricerca tecnica per stare al passo con paesi che non stanno certo fermi. So come funziona, perché per la nostra azienda la ricerca e l’innovazione sono fondamentali. Così dovrà fare anche la Federazione, non soltanto nel settore tecnico, ma anche nelle tecniche di allenamento».
L’alto livello non avrebbe però nuovi atleti senza la base. E proprio ai giovani, Roberta Rodeghiero vuole dare grande importanza: «I ragazzi spesso faticano a portare avanti studio e sport, che sono due aspetti fondamentali della loro vita presente e soprattutto futura, in quanto oltre ad allenarsi per diventare atleti di alto livello, ovviamente devono costruirsi anche un futuro extra sportivo. Per questo motivo serve una maggiore collaborazione con il mondo dell’istruzione, bisogna potenziare gli ski college ed anche i convitti per gli studenti fuorisede.
Inoltre mi auguro che si possa anche trovare un accordo con le scuole, affinché i bambini dei territori montani possano essere portati sulla neve e appassionarsi ad essa. Bisognerà anche incentivare le famiglie, affinché poi accompagnino i figli.
Oltre all’istruzione, dobbiamo poi assistere i giovani nel corso del loro percorso di crescita, mettere a disposizione delle strutture adeguate a svolgere l’attività ed evitare anche l’abbandono precoce».
Ovviamente Roberta Rodeghiero si augura anche di venire eletta per potersi concentrare su quelle discipline nordiche alle quali è molto legata: «Lo sci nordico è stato tutta la mia vita, è una tradizione di famiglia. Guardo al possibile consiglio e vedo tanto sci alpino presente. Ecco, mi auguro di poter rappresentare la voce dello sci di fondo, che ha bisogno di gente che conosca le necessità di questo sport che amiamo».