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Paralimpici , Sci di fondo

Sci di Fondo/Paralimpici – Lutto nel mondo degli sport invernali: è scomparso Antonello Brao

Il mondo dello sci di fondo italiano unitamente al movimento paralimpicodella disciplina, è sotto shock per la tragica scomparsa di Lello Brao, skimandella Nazionale Italiana paralimpica di sci di fondo, atleta di interesse nazionale negli 2000, maestro e allenatore di 2° di sci di fondo.
Antonello, conosciuto come Lello, era un apprezzato professionista sia tra i colleghi del Comando della stazione dei Carabinieridi Dronero, in provincia di Cuneo, dove prestava servizio in qualità di appuntato dei Carabinieri, che tra le fila dello sci di fondo paralimpico azzurro.
E proprio dai suoi ragazzi del “parafondo” dove svolgeva l’attività di skiman dal marzo 2019, che Lello aveva ricevuto la soddisfazione più grandi della sua carriera sportiva, quella medaglia di bronzo vinta “dal suo” Beppe Romele ai Giochi Paralimpici invernali di Pechino 2022.
“Lello era un buono, una persona buona d’animo", lo ricorda con affetto l’amico ed ex collega Duilio Fritz, tecnico della nazionale italiana di sci di fondo paralimpico sino al termine della stagione scorsa. "Lo conoscevo sin da bambino quando sciava per lo Sci Club Entraque Alpi Marittime. Successivamente Lello è stato un ottimo atleta sia del Comitato Alpi Occidentali che poi del Centro Sportivo Esercito dove vinse pure un campionato italiano di categoria. A cavallo degli anni 2000 Lello è entrato nel giro della Nazionale B e dopo aver vinto il concorso di vigile urbano con orgoglio è diventato da prima guardia forestale e poi appuntano dei Carabinieri, prestando servizio a Caraglio (Cn) prima e a Dronero poi. E’ sempre stato un appassionato di sciparalimpico, lo ricordo in pista interessato al gruppo anche quando nonera della famiglia. Appena si è liberato il posto da skiman non si è fatto pregare un istante, inserendosi immediatamente e con tantissimo entusiasmo nel nostro gruppo dove, dato la sua esperienza di atleta di livello, spesso dispensava consigli anche sulla tecnica e sulle strategie di gara. Non è mai mancato ad un raduno svolto, ci ha accompagnato in giro per tutto il mondo con grande professionalità sino a poche settimana fa quando si recò con i ragazzi a Planica.
Tra di noi – aggiunge commosso Fritz per Lello un fratello maggiore – c’è sempre stata sincerità, massima stima e rispetto reciproco. Abbiamo condiviso esperienze indimenticabili,ricordo quella vigilia della gara olimpica in cui Beppe vinse il bronzo: noi eravamo gli ultimi tecnici a lasciare la pista, sotto un freddo ed un vento terribile. Lui testava sci ed io scrivevo, non c’erano 22 gradi sottozero che lo scalfiva. E poi la medaglia arrivò e la sua gioia era così irrefrenabile che fu come se quel bronzo l’avesse vinto lui. Ci mancherà moltissimo e non solo come professionista, ma anche come amico. Mancherà il suo buon umore, la sua voglia di spingersi oltre in fatto di scioline, la chimica degli elementi che compongono una sciolina era la sua anima. Lello era innamorato del suo lavoro, ma soprattutto era innamorato delle sue bambine. Spero che nel luogo dove si trova ora, abbia occasione di testare altre scioline ma soprattutto spero che abbia trovato la pace con se stesso", conclude Fritz.
Lello Brao era nato il 17 maggio 1980, lascia la moglie Michela, le adorate figlie Martina e Lucia, di 8 e 12 anni ed i genitori Mirella e Piero.
La redazione di Fondo Italia si unisce al grande momento di dolore della famiglia Brao e porge loro le più sentite condoglianze.

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