Eric Perrot, biatleta francese di 21 anni che ha fatto il suo esordio in Coppa del Mondo con un ottavo posto nella sprint, guadagnandosi l’accesso alle Olimpiadi di Pechino 2022, ha iniziato quest’estate ad allenarsi con la Nazionale A della Francia. Da bambino praticava sci di fondo, ma poi ha virato sul biathlon, forse anche "influenzato" dai gloriosi fasti dei suoi genitori: suo padre, Franck Perrot, è stato medagliato ai Mondiali, mentre sua madre, Tone Marit Oftedal, è stata campionessa del mondo junior e due volte campionessa norvegese.
Come ha raccontato Eric Perrot a "Biathlon World", "loro mi hanno sempre sostenuto e accetto ogni consiglio che i miei genitori mi danno, perché penso che possa essere un buon modo di fare le cose. Ma mi piace anche fare le cose a modo mio. Ascolto molto e poi cerco di trovare la mia strada".
Come ha raccontato Eric Perrot a "Biathlon World", "loro mi hanno sempre sostenuto e accetto ogni consiglio che i miei genitori mi danno, perché penso che possa essere un buon modo di fare le cose. Ma mi piace anche fare le cose a modo mio. Ascolto molto e poi cerco di trovare la mia strada".
Quali sono stati i suoi idoli? La risposta è più semplice di quanto si possa immaginare: "Tutti quelli che sono bravi sono un idolo per me. Raphaël Poirée, Ole Einar Bjoerndalen, Martin Fourcade, Johannes Boe… È divertente gareggiare contro Johannes, che ho visto in tv quando ero più giovane. Ricordo la mia prima Coppa del Mondo, quando ho visto che era al via e ho capito che avrei corso contro di lui. È stata una bella esperienza".
Dopo la "fantastica esperienza delle Olimpiadi", Eric Perrot ha ben chiaro quale differenza corra tra gli atleti di Junior Cup e quelli di Coppa del Mondo: "Questi ultimi sono veloci sempre e in gara contro di loro ho dovuto spingere ogni secondo. Ho imparato molto quest’anno nel competere con gli atleti di Coppa del Mondo e spero che questo mi dia la forza per spingere di più l’anno prossimo".
In questo periodo, Perrot si è allenato con la squadra A e ha affermato di avere molto da imparare dai suoi compagni di squadra: "Li guardo, ma non faccio tutto allo stesso modo. Cerco di prendere spunti e consigli e di adattarli al mio allenamento. Comunque, rispetto al passato, quest’estate mi sto allenando un po’ di più, ma faccio un passo alla volta. Se faccio passi troppo grandi, mi stanco e non riesco ad avere successo".
Per ciò che concerne il futuro, il transalpino ha le idee decisamente chiare: "Il mio grande obiettivo è diventare il migliore al mondo. Voglio cercare di lottare per la vittoria in ogni gara. Continuerò a lavorare e forse un giorno riuscirò a realizzare questo sogno. La prossima stagione vorrei partecipare ai Mondiali di Oberhof, quindi dovrò essere tra i quattro migliori atleti francesi. Sarà dura, ma divertente!".
Peraltro, Eric Perrot alterna alcune passioni al biathlon: "Vivo a Peisey Vallandry, un luogo tranquillo che mi dà più energia. Mi piace suonare il pianoforte: non sono bravo, ma ci sto provando. Mi piace anche giocare a scacchi, è un buon allenamento mentale".
