La US Biathlon Association, federazione statunitense di biathlon, ha scelto di abbracciare una politica inclusiva nei confronti degli atleti e delle atlete transgender o non binari/e, introducendo ufficialmente alcune novità nel proprio regolamento, in vigore sin da questa stagione.
Come si legge nella nota stampa diramata in queste ore, la missione del sodalizio a stelle e strisce consiste nella promozione della crescita del biathlon negli USA, puntando al successo internazionale e olimpico. L’obiettivo è quella di "essere in cima al palcoscenico internazionale del biathlon" e di "essere un’organizzazione leader nel sostegno agli atleti e ai club, nel dare priorità al benessere degli atleti e nell’agire con integrità".
Proprio in virtù di questa premessa, i membri federali si dicono consapevoli del fatto che "per realizzare la nostra missione e i nostri obiettivi dobbiamo continuare a essere un’organizzazione inclusiva e a lavorare per offrire opportunità a tutti coloro che sono interessati a esplorare il biathlon come atleti, tifosi o sostenitori. Per questo motivo, intendiamo fornire linee guida ai club membri dell’USBA su come gli atleti non appartenenti alle classi di età dell’IBU che si identificano come transgender o non binari possano gareggiare e praticare biathlon in America".
Va detto che tale politica, che sarà illustrata nelle prossime righe, si applica alle classi di età Master, U17, U15 e agli atleti più giovani (classi di età USBA). Tutto invariato, invece, per ciò che concerne l’attuale politica stabilita dall’IBU per i protagonisti delle classi Youth, Junior e Senior.
