In attesa che la stagione dedicata agli sport invernali riprenda il suo naturale corso, è tempo di bilanci e di calendari, visto che nelle scorse settimane il Consiglio della FIS ha comunicato in modo ufficiale quelle che saranno le tappe fondamentali per la Coppa del Mondo 2022-2023 e per i Mondiali 2023 di sci alpino. In tutto ci sono in programma ben 41 gare che sono equamente suddivise in 11 discese, 8 supergiganti, 10 giganti, 11 slalom ed 1 parallelo per il femminile, 42 gare per il maschile che contano 14 discese, 7 supergiganti, 10 giganti, 10 slalom e 1 parallelo (più quello a squadre nelle finali di Soldeu).
Primissima uscita da non perdere è per il prossimo 22 ottobre in quel di Solden, a cui farà seguito l’evento di Cervinia, senza escludere tutto quello che riguarda le finali in Andorre, sempre per il periodo autunnale. Mancano di fatto due mesi per il ritorno dello sci e degli sport invernali, con una programmazione che come possiamo vedere sarà molto intensa e coprirà tutto il periodo clou per questo genere di disciplina.
In attesa che la stagione sportiva inizi è il caso di riavvolgere il nastro durante questo periodo di ferie e rivedere film, documentari e format facilmente reperibili sulle piattaforme di streaming dedicati agli sport invernali. Questa è la lista che abbiamo compilato per voi.
1. Cool Runnings – Quattro sottozero
Film consigliatissimo per tutti gli amanti del genere sportivo per famiglie di cui la Disney ha creato un filone notevole, come potrete vedere dando un’occhiata al catalogo presente sulla categoria di cinema sportivo presente sulla piattaforma di Disney Plus. Cool Runnings è come già saprete una pellicola di forte impatto e con una notevole vena comica ispirata alla commovente quanto improbabile squadra di bob giamaicana, che ha partecipato realmente alle olimpiadi invernali nel 1988.
Come sempre Disney trae da queste vicende delle storie capaci di emozionare e di coinvolgere il suo pubblico, partendo da una base per giovani con il fine di ispirare e sensibilizzare temi attuali, adatti per un certo tipo di target. In questo caso l’intento morale della favola è quello, nemmeno troppo celato di osare e avere sogni grandi e impossibili che talvolta possono diventare realtà. Naturalmente quello che fa la differenza in questo film sono le scene d’azione della parte preparativa, condita da tanti colpi di scena e momenti divertenti, dove spicca l’interpretazione del compianto attore comico canadese John Candy. Candy è un volto noto visto che ha partecipato a film di grande successo, a partire dalla sua interpretazione nel cult di John Landis, The Blues Brothers (1980) dove recitava a fianco di mostri sacri della musica black e della coppia composta da John Belushi e da Dan Aykroyd.
2. Assassinio sull’Eiger diretto da Clint Eastwood
Abbiamo scelto questa pellicola, diretta da un quarantacinquenne Clint Eastwood (il film è del 1975) non tanto per la sua trama, un po’ confusionaria e complessa, come del resto il libro a cui si ispirava, ma per alcune spettacolari scene d’azione, dove il direttore della fotografia e il regista (lo stesso Eastwood) danno prova di tutta la loro sapienza sotto il profilo tecnico. Infatti questa pellicola anche a distanza di oltre quarant’anni viene citata dagli appassionati del genere sportivo e di sci alpino come esempio da seguire.
Se siete degli appassionati di cinema e amate le sequenze cult di un autore come Christopher Nolan, sappiate che la sequenza alpina è un omaggio dichiarato proprio al film di Eastwood. Una curiosità che riguarda proprio l’attore e regista californiano: sono molte le sue pellicole dedicate allo sport, tra cui ricordiamo i fondamentali Invictus (sul rugby) e Million Dollar Baby (sul pugilato femminile).
3. Miracle con un grande Kurt Russell e un’ambientazione da Oscar
Anche in questo caso la scelta ricade su un film presente nel catalogo delle pellicole sportive della Disney. Il film racconta la vera storia della squadra maschile di hockey che riuscì nell’impresa di battere la selezione dell’Unione Sovietica. Il film è ben diretto e interpretato da un Kurt Russell molto credibile nella parte dell’allenatore Brooks, ma l’aspetto più interessante riguarda l’atmosfera e l’ambientazione negli Stati Uniti del 1980, quando la guerra fredda era ancora una cosa evidente e non si trattava di una semplice gara di hockey su ghiaccio, né tantomeno di un semplice gioco.
Questa vicenda in Europa è appannaggio dei veri appassionati di sport invernale, ma negli Stati Uniti è un fatto epocale che viene utilizzato spesso come metafora per un’impresa sportiva impossibile da centrare. Sotto certi punti di vista si potrebbe tracciare un parallelo con il lavoro che ha svolto Roberto Mancini con la nazionale azzurra di calcio, vincendo l’Europeo del 2020. In effetti nel calcio moderno non sono stati tanti gli esempi di un risultato clamoroso come quello ottenuto da Mancini, con la nazionale italiana che riconquista il titolo a distanza di oltre 50 anni.
Un risultato che se analizzato dal punto di vista delle scommesse calcio può oggi essere paragonato solo alla vittoria della Grecia nell’edizione svolta in Portogallo nel 2004 e della Danimarca nell’edizione del 1992 in Svezia, che non a caso ispirò la pellicola Estate 1992, dedicata proprio all’impresa sportiva della squadra scandinava.