Terza vittoria slovena nel Grand Prix di salto femminile. Bogataj e Kriznar, che si erano divise il bottino nella tappa inaugurale di Wisla, hanno chiuso in prima e seconda posizione la competizione dal trampolino HS135 di Courchevel.
Gara chiusa già nella prima serie, quando Bogataj ha fatto la differenza con un salto di ben 125.5 metri, addirittura dieci in più rispetto alla connazionale, partendo da gate 21 e trovando condizioni leggermente migliori.
Nella seconda serie Bogataj si è confermata, conquistando così il successo davanti alla compagna di squadra Kriznar, bravissima nella seconda serie nonostante condizioni di vento non vantaggiose. Bello l’abbraccio tra le due compagne di squadra.
L’attenzione dei francesi è stata però tutta per la terza classificata, la padrona di casa Julia Clair, che ha fatto esultare i tifosi con un ottimo primo salto. Nel secondo si è ben difesa, riuscendo a tenersi alle spalle l’ottima Nika Prevc, che era sesta dopo la prima serie e ha chiuso a 3.6 punti dal podio. Non si è andati lontano dalla tripletta slovena.
Quinta piazza per l’attesissima Josephine Pagnier, che non è riuscita a trovare salti perfetti. Sesta la tedesca Görlich, mentre molto più indietro ha concluso una delusa Althaus, giunta 13ª.
In gara anche l’Italia. Nona piazza per Lara Malsiner, autrice di una buona prima serie, nella quale ha trovato una discreta distanza ed è stata protagonista di un buon atterraggio. Meno bene ha fatto l’azzurra nella sua seconda serie, complice anche un vento sfavorevole. La gardenese delle Fiamme Gialle, però, non era felice dopo il secondo salto. Quattordicesima posizione finale per Jessica Malsiner, che nel secondo salto si è parzialmente rifatta del primo. Entrambe le sorelle, quindi, hanno confermato di essere ancora alla ricerca della continuità. Trentesima posizione per l’altra italiana, Martina Ambrosi.
Da segnalare, oltre le tantissime assenze in particolare in squadre come Austria, Giappone e Norvegia, anche la brutta caduta, nella seconda serie, della giapponese Riko Sakurai, fortunatamente uscita sulle proprie gambe. Per la classifica completa clicca qui.