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Salto con gli sci – In Polonia nessun finanziamento alle atlete con BMI sopra 21; la protesta di Maren Lundby: “Devastante per le atlete”

È esplosa una polemica nel mondo del salto con gli sci a seguito di una notizia uscita sul sito polacco sportowefakty.wp.pl, sulla decisione della Federazione Polacca di sci di dare dei finanziamenti soltanto alle saltatrice con un indice BMI inferiore a 21.
L’indice di massa corporea (BMI) è un dato biometrico, espresso come rapporto tra peso e quadrato dell’altezza di un individuo ed è utilizzato come un indicatore dello stato di peso forma. Una persona ha un indice normale se esso è compreso tra 18,51 e 25,50, sopra il quale è sovrappeso mentre sotto, fino a 17,50 è leggermente sottopeso.
«Abbiamo introdotto regole rigide per la nazionale – ha affermato Malysz al sito polacco – è uno sport molto brutale. Il peso gioca un ruolo molto importante, non ha pietà. Con un BMI 24/25 non c’è possibilità in questa disciplina. È qui che inizia la tabella della FIS, che ha un range di 21-18. Sotto 18 si è molto magri, anche se vi sono atlete che hanno anche meno di 18 e saltano con sci più corti, come da regolamento». 
In Norvegia è arrivata la durissima presa di posizione da parte di Maren Lundby, molto sensibile all’argomento. «È abbastanza devastante per le atlete dal mio punto di vista. Si prevede che le ragazze più giovani dovrebbero perdere peso per entrare nella squadra nazionale. Avrei preferito si desse loro un programma da seguire stando in nazionale. È qualcosa di molto arretrato ai miei occhi».
Lundby ha anche risposto a Szczepan Kupczak, oggi allenatore di un gruppo regionale polacco, che ha ricordato, in un’intervista a skijumping.pl, quanto un BMI di 21 sia normale per una persona sana. Quest’ultimo aveva dichiarato: «Non è che pretendiamo dalle atlete qualcosa che sia irraggiungibile. Tutti sono d’accordo su questo». Questa la risposta severa dell’atleta: «Dice che è del tutto normale avere un BMI di 21, ma non direi che vale per tutti. Non è mai stato normale per me, quindi penso che sia un modo un po’ strano di affrontare la situazione quando potresti piuttosto provare ad aiutare gli atleti della zona con i dietologi».
Lundby ha anche sottolineato che la regola introdotta dalla Federazione Polacca riguarda solo gli uomini e non le donne: «È molto strano se è vero. Questo rende il caso ancora più strano. Sono un po’ scioccata che sia così».

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