Diventata editorialista di Match TV, Veronika Stepanova continua a scrivere articoli nei quali racconta la sua vita da atleta ed esprime spesso le proprie opinioni.
Nell’ultimo intervento, la campionessa olimpica di Pechino 2022 in staffetta ha parlato delle procedure mediche che la dottoressa della squadra, Anastasia Tikhonova, esegue regolarmente con lei. «Ecco un elenco abbreviato e incompleto di come la dottoressa Anastasia Tikhonova lavora con me ogni settimana: terapia con onde d’urto, agopuntura, terapia laser, terapia elettromagnetica, crioterapia. Diciamo che con il medico si passa circa un’ora al giorno, oltre alla pressoterapia, che richiede un’altra ora» ha scritto Stepanova.
La ventunenne russa è quindi passata a un argomento sempre molto caldo in Russia, il doping. Stepanova è convinta che oggi un atleta possa introdurre nel proprio corpo delle sostanze illegali solo per errore e non per cercare di barare. «Nel 2022, devi essere solo un idiota per prendere deliberatamente qualcosa di proibito. Siamo così spesso e improvvisamente testati che è semplicemente impensabile. Qualsiasi farmaco proibito può entrare nel corpo solo per errore».
Proprio questo aspetto, secondo Stepanova, spaventa molti atleti, non soltanto per il doping. «Siamo tutti molto nervosi, abbiamo paura di mangiare o bere accidentalmente qualcosa. Non necessariamente sostanze presenti nell’elenco WADA / RUSADA, per le quali esiste una guida online molto comprensibile: cosa è possibile prendere e cosa non lo è. Ci sono medicinali che solo un medico sportivo qualificato può consigliare se assumere, e gli eventuali effetti collaterali che possono causare a un particolare atleta sono tali che puoi rimanere senza una stagione. Anche se alla fine, la decisione rimane sempre all’atleta. Noi, gli atleti, siamo responsabili di tutto ciò che entra nel nostro corpo».
Stepanova ha quindi voluto sottolineare ai fan quanto siano importanti oggi fisioterapisti e medici alll’interno di una squadra: «Lo sport, in particolare quello di alto livello, è davvero una "spinta" quotidiana e infinita del proprio corpo in una zona di assoluto disagio. Il corpo è come un motore che gira costantemente a velocità nella zona rossa. Quasi ogni giorno non raggiungi la tua camera d’albergo, ci vai strisciando. Negli sport professionistici convivi con i problemi del corpo che escono di continuo da qualche parte, ognuno dei quali può annullare mesi di duro allenamento.
Mi sembra che molti fan non comprendano appieno che oggi il medico della squadra e il fisioterapista non solo sono importanti, ma sono membri chiave della squadra, fanno parte dell’intero processo».