Le immagini provienienti dalla località di partenza dell’undicesima tappa del Tour de France non avranno certo lasciato indifferenti gli appassionati di sport invernali del nostro paese, in particolare dello sci di fondo. La gara è infatti partita da Albertville, in Savoia, località che trent’anni fa ospitò le Olimpiadi Invernali.
Proprio per festeggiare il trentennale dello storico evento francese, nella città alpina è stato nuovamente acceso il braciere olimpico, la fiamma che ha accompagnato tanti trionfi. Erano presenti Bernard Thévenet e Bernard Hinault, alla presenza di Christian Prudhomme, boss della Grande Boucle, Frédéric Burnier Framboret, sindaco di Albertville, e Hervé Gaymard, presidente del dipartimento della Savoia, ad accendere simbolicamente il braciere olimpico.
Un momento che ci permette di ricordare i Giochi Olimpici che videro lo sci di fondo trainare lo sport italiano, conquistando ben otto delle quattordici medaglie olimpiche vinte dall’Italia in quella particolare edizione delle Olimpiadi. Indimenticabile lo splendido oro di Stefania Belmondo nella 30 km a tecnica libera, davanti Egorova e Välbe. La campionessa cuneese, allora appena ventitreenne, fu protagonista anche di una bella rimonta nell’inseguimento di 10 km, sempre a tecnica libera, dove vinse l’argento alle spalle di una dominante Egorova e sempre davanti a Välbe. L’azzurra firmò la sua tripletta personale conquistando anche il bronzo in staffetta assieme a Bice Vanzetta, Manuela Di Centa e Gabriella Paruzzi.
Le altre medaglie arrivarono dagli uomini, con l’argento vinto da Marco Albarello nella 10 km a tecnica classica alle spalle di Vegard Ulvang, autentico mattatore nei Giochi francesi. Albarello restò di un soffio giù dal podio nell’inseguimento da 15 km a tecnica libera, dove però arrivò il bronzo di Giorgio Vanzetta. Quindi lo splendido argento in staffetta con Giuseppe Puliè, Marco Albarello, Giorgio Vanzetta e un giovanissimo Silvio Fauner. Infine doppia medaglia nella 50 km dominata da un immenso Bjorn Dæhlie, con l’argento di Maurilio De Zolt e il bronzo di Giorgio Vanzetta.
Ad arricchire il medagliere azzurro, oltre alle otto medaglie del fondo, anche le cinque dello sci alpino, tre ori e due argenti. Protagonista Alberto Tomba, vincitore dell’oro in gigante e dell’argento in slalom speciale. Gli altri ori vennero vinti da Deborah Compagnoni del super gigante, prima della drammatica caduta nel gigante, e da Josef Polig che vinse nella combinata davanti a Gianfranco Martin.
Per la cronaca l’altra medaglia arrivò nel doppio di slittino con Hansjörg Raffl e Norbert Huber.
Il Tour de France parte da Albertville: riaccesa la fiamma olimpica a 30 anni dai Giochi in cui lo sci di fondo fece sognare l’Italia
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