La fondista russa Veronika Stepanova, nella sua rubrica su "Match TV", si è soffermata sulla crisi della popolarità dello sci di fondo in Norvegia, individuandone la presunta causa nell’addio alle gare di Petter Northug.
Queste le sue parole: "Sono cresciuta nel periodo in cui Petter Northug brillava in pista e fuori. È stato lui a mostrare a tutti che lo sci di fondo non è necessariamente una prova di forza da parte di uomo o di una donna sulla neve, ma che può e deve essere anche divertimento. È stato durante la sua carriera che gli ascolti televisivi sono aumentati vertiginosamente e i finanziamenti per le gare di sci in Norvegia sono triplicati. E quando Petter annunciò il suo ritiro, l’interesse per questo sport nella sua terra natale iniziò a diminuire. E sta ancora calando".
Queste le sue parole: "Sono cresciuta nel periodo in cui Petter Northug brillava in pista e fuori. È stato lui a mostrare a tutti che lo sci di fondo non è necessariamente una prova di forza da parte di uomo o di una donna sulla neve, ma che può e deve essere anche divertimento. È stato durante la sua carriera che gli ascolti televisivi sono aumentati vertiginosamente e i finanziamenti per le gare di sci in Norvegia sono triplicati. E quando Petter annunciò il suo ritiro, l’interesse per questo sport nella sua terra natale iniziò a diminuire. E sta ancora calando".
Stepanova ha precisato che questo "non significa che i nostri fondisti non mi ispirino. Alexander Legkov, Sergej Ustjugov e Alexander Bolshunov sono diventati quasi gli atleti più popolari della Russia, attraverso un mix di vittorie e immagine. Però, non è abbastanza oggi. Il mondo sta cambiando, ci sono sport che vengono promossi in maniera abile, il pubblico è sempre più esigente".