Alba De Silvestro, atleta della Nazionale italiana di sci alpinismo, ha commentato ai microfoni di "Fondo Italia" i format con cui la sua disciplina esordirà per la prima volta nella storia alle Olimpiadi invernali, per giunta proprio in occasione dell’edizione 2026 di Milano-Cortina.
Come reso noto la scorsa settimana dal CIO, lo ski alp assegnerà in totale tre medaglie: una nella sprint maschile, una nella sprint femminile e una nella staffetta mista. Una scelta che ha attirato su di sé numerose critiche da parte dei protagonisti di questo sport, non ultimo l’elvetico Thomas Bussard, il quale ha detto che, escludendo l’individual e, dunque, la lunga distanza, il CIO "ha ucciso lo sci alpinismo".
"Sono parole un po’ forti, direi che non è proprio così – ha commentato Alba De Silvestro –. Certo, quando all’inizio parlavamo di ‘sogno olimpico’, credo che nessuno di noi intendesse questo format di gare. Il fatto che non ci sia la gara individuale alle Olimpiadi è sicuramente una bella doccia fredda. Penso che chiunque avrebbe preferito che venisse eliminata la sprint al suo posto. Ci aspettavamo un debutto a cinque cerchi decisamente diverso: lo sci alpinismo non sarà rappresentato bene da discipline così veloci, che noi abbiamo sempre visto come un qualcosa di contorno e non di distintivo. Questa situazione non è sicuramente facile o piacevole".
Come reso noto la scorsa settimana dal CIO, lo ski alp assegnerà in totale tre medaglie: una nella sprint maschile, una nella sprint femminile e una nella staffetta mista. Una scelta che ha attirato su di sé numerose critiche da parte dei protagonisti di questo sport, non ultimo l’elvetico Thomas Bussard, il quale ha detto che, escludendo l’individual e, dunque, la lunga distanza, il CIO "ha ucciso lo sci alpinismo".
"Sono parole un po’ forti, direi che non è proprio così – ha commentato Alba De Silvestro –. Certo, quando all’inizio parlavamo di ‘sogno olimpico’, credo che nessuno di noi intendesse questo format di gare. Il fatto che non ci sia la gara individuale alle Olimpiadi è sicuramente una bella doccia fredda. Penso che chiunque avrebbe preferito che venisse eliminata la sprint al suo posto. Ci aspettavamo un debutto a cinque cerchi decisamente diverso: lo sci alpinismo non sarà rappresentato bene da discipline così veloci, che noi abbiamo sempre visto come un qualcosa di contorno e non di distintivo. Questa situazione non è sicuramente facile o piacevole".
Ai Giochi 2026, secondo l’azzurra, lo sci alpinismo non avrà la possibilità di mostrarsi per ciò che realmente è: "Andare sulle creste e sciare nella neve fresca sono tutte cose che non ci saranno e si finirà, di conseguenza, per perdere lo spirito dello sci alpinismo. Io non ritengo che chi vede uno sprint o una staffetta in televisione si possa innamorare dello ski alp come chi, invece, assiste a una gara individuale in ambiente. È vero, noi facciamo anche specialità veloci e spettacolari, ma quello non è il vero sci alpinismo".
A livello di marketing televisivo, ha evidenziato Alba De Silvestro, "sicuramente la staffetta mista attira di più rispetto ad altre gare. Inserirla nel programma olimpico è stata ovviamente una mossa strategica in tal senso, ma solo il tempo dirà se si rivelerà anche vincente. C’è anche da dire, però, che gli appassionati di ciclismo seguono per 21 giorni il Giro d’Italia per 5 ore al giorno, dunque credo che anche un’individuale di un’ora o di un’ora e mezza non risulti noiosa e sia comunque avvincente".
Come cambierà ora la preparazione in chiave olimpica, soprattutto per chi, proprio come Alba De Silvestro, sprinter non è? "La preparazione è tutta da capire – ha confessato la nostra portacolori –. Nessuno di noi si aspettava che venisse tolta una medaglia e che fosse proprio quella della gara individuale. C’è più che altro da decifrare in che direzione desiderino andare adesso le Olimpiadi e la Coppa del Mondo, dove quest’anno comunque avremo già più gare sprint che individuali. Personalmente puntavo ad andare ai Giochi con la gara individuale, ora devo prendermi il tempo per valutare tutto con cura e comprendere il da farsi. Se vuoi arrivare ben preparato a una sprint e a una staffetta olimpica, devi indubbiamente sacrificare tutto il discorso de ‘La Grande Course’".
Come cambierà ora la preparazione in chiave olimpica, soprattutto per chi, proprio come Alba De Silvestro, sprinter non è? "La preparazione è tutta da capire – ha confessato la nostra portacolori –. Nessuno di noi si aspettava che venisse tolta una medaglia e che fosse proprio quella della gara individuale. C’è più che altro da decifrare in che direzione desiderino andare adesso le Olimpiadi e la Coppa del Mondo, dove quest’anno comunque avremo già più gare sprint che individuali. Personalmente puntavo ad andare ai Giochi con la gara individuale, ora devo prendermi il tempo per valutare tutto con cura e comprendere il da farsi. Se vuoi arrivare ben preparato a una sprint e a una staffetta olimpica, devi indubbiamente sacrificare tutto il discorso de ‘La Grande Course’".
L’intervista si è conclusa con un pensiero positivo dell’italiana: "Andare ai Giochi è una cosa meravigliosa, ma solo se viene vista come l’inizio di un percorso. Nel 2026 ci accontenteremo di queste gare, ma si dovrà lavorare nei prossimi anni, affinché lo sci alpinismo venga innanzitutto confermato alle Olimpiadi invernali e che, contestualmente, sia inserita anche la gara individuale o quella a coppie. Quello che si è materializzato non è il sogno olimpico che ci aspettavamo, ma può essere un punto di partenza".