Manca l’ultimo passaggio alla Camera. Poi il via libera sarà definitivo e lo sport entrerà in Costituzione. L’aula ha approvato il ddl che contiene la proposta quasi all’unanimità, con 195 voti a favore, solo 5 contrari e 12 astenuti. Ora, come prevede l’iter di modifica della Costituzione, tornerà alla Camera per l’approvazione definitiva a partire dal 15 settembre. L’iniziativa, come ha ricordato nella dichiarazione di voto il senatore di Fratelli d’Italia Claudio Barbaro, nasce da un disegno di legge presentato dai colleghi di partito Antonio Iannone e Nicola Calandrini
Il Senato ha dato il secondo ok, a larga maggioranza, al decreto legge che inserisce il riconoscimento del "valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme" nell’articolo 33 della Costituzione.
"Si tratta di un lavoro collettivo, ci siamo ascoltati, abbiamo ragionato, abbiamo trovato punti in comune perché toccare la nostra Costituzione è un fatto importante", ha chiarito il capogruppo del Pd in Commissione Cultura e Sport a Palazzo Madama, Roberto Rampi. "Lo sport non può essere solo appannaggio di pochi. Bisogna produrre una uniformità che porti lo sport nelle famiglie che hanno più difficoltà. – ha affermato nella dichiarazione di voto -Sono giornate particolari, siamo tutti preoccupati del conflitto in atto e delle ricadute della guerra. Oggi, con questo voto rilanciamo una idea fondamentale: blocchiamo il clamore delle armi e proviamo a far emergere l’uomo, proviamo a migliorare l’uomo, riscrivendo lo sport nella Costituzione italiana".