Daniel Boehm, direttore sportivo dell’IBU, ha commentato ai microfoni di "Nordic Magazine" le novità introdotte nel sistema di assegnazione dei punti nel circuito di Coppa del Mondo.
"Dire che si tratta di una rivoluzione è una parola grossa, ma questi cambiamenti si basano su ragioni oggettive", ha esordito Boehm, che ha poi illustrato la linea di pensiero alla base di queste modifiche importanti: "Negli ultimi anni ci sono state molte discussioni sul sistema di attribuzione punti IBU per trovare la soluzione più equa. Il precedente regolamento creava spesso confusione alla fine della stagione ed era difficile sapere chi avrebbe vinto la classifica generale, soprattutto per i media e i tifosi. Inoltre, era stata spesso sollevata la questione dell’equità dei criteri".
"Dire che si tratta di una rivoluzione è una parola grossa, ma questi cambiamenti si basano su ragioni oggettive", ha esordito Boehm, che ha poi illustrato la linea di pensiero alla base di queste modifiche importanti: "Negli ultimi anni ci sono state molte discussioni sul sistema di attribuzione punti IBU per trovare la soluzione più equa. Il precedente regolamento creava spesso confusione alla fine della stagione ed era difficile sapere chi avrebbe vinto la classifica generale, soprattutto per i media e i tifosi. Inoltre, era stata spesso sollevata la questione dell’equità dei criteri".
I Mondiali, inoltre, saranno una competizione fine a se stessa e non contribuiranno ad arricchire il bottino di punti accumulato in Coppa del Mondo dagli atleti. Questo perché, ha evidenziato Boehm, c’è un tetto massimo di quattro convocati per nazione e, di conseguenza, "è più corretto non assegnare punti in queste gare, in quanto ci sono sportivi che non hanno la possibilità di parteciparvi. Proprio per questa stessa ragione nel 2014 le gare olimpiche vennero eliminate dal calcolo delle classifiche di Coppa del Mondo".
Al netto di alcune polemiche che hanno accompagnato il nuovo sistema di assegnazione punti nella Coppa del Mondo di Biathlon, Daniel Boehm ha affermato: "L’IBU ascolta sempre gli atleti e prende in considerazione le loro opinioni espresse negli organi decisionali, al fine di trovare soluzioni per sviluppare lo sport in modo adeguato agli interessi di tutte le parti coinvolte. Il gruppo di lavoro degli allenatori ha accettato e sostenuto la proposta, soprattutto perché il nuovo sistema, con maggiori differenze nella distribuzione dei punti a fine gara, rende più facile il recupero di una tappa a cui un biatleta non ha preso parte".
Al netto di alcune polemiche che hanno accompagnato il nuovo sistema di assegnazione punti nella Coppa del Mondo di Biathlon, Daniel Boehm ha affermato: "L’IBU ascolta sempre gli atleti e prende in considerazione le loro opinioni espresse negli organi decisionali, al fine di trovare soluzioni per sviluppare lo sport in modo adeguato agli interessi di tutte le parti coinvolte. Il gruppo di lavoro degli allenatori ha accettato e sostenuto la proposta, soprattutto perché il nuovo sistema, con maggiori differenze nella distribuzione dei punti a fine gara, rende più facile il recupero di una tappa a cui un biatleta non ha preso parte".
