Il conto alla rovescia per Torino 2025 è ufficialmente scattato. Oggi si è conclusa la visita ispettiva della delegazione internazionale della FISU nel capoluogo piemontese e nei luoghi che tra meno di tre anni ospiteranno i Giochi Mondiali Universitari invernali, ovvero la rassegna nata proprio sotto la Mole con il nome di Universiade grazie alla visione dell’allora presidente del Centro Universitario Sportivo torinese Primo Nebiolo.
Ad aprire la settimana di lavori nella sala intitolata all’indimenticato dirigente sportivo era stato colui che ne ha raccolto il testimone da più di un ventennio al CUS Torino, Riccardo D’Elicio, che ricopre anche il ruolo di vicepresidente vicario del Comitato organizzatore di Torino 2025 e che ha portato i saluti del CUSI: «Abbiamo scelto questo luogo iconico per accogliervi e farvi respirare la nostra e la vostra storia, perché tra la FISU e Torino c’è un legame inscindibile proprio grazie a una figura storica per lo sport internazionale qual è Primo Nebiolo. Tutto è cominciato in questa città e i Comitati organizzatori dei Giochi Mondiali Universitari vengono da noi ad accendere la Fiamma del Sapere per i loro Giochi, come farà a settembre Lake Placid in vista della rassegna invernale del gennaio 2023. In quell’occasione, andremo negli Stati Uniti a prendere la bandiera della FISU perché poi toccherà di nuovo a noi. La macchina organizzativa del 2025 è già partita, con l’obiettivo di realizzare un evento all’insegna della sostenibilità ambientale ed economica, lasciando un’eredità per gli universitari di domani».
L’Italia sarà protagonista per la dodicesima volta tra Giochi estivi (5) e invernali (7) e sarà la quinta volta che una rassegna mondiale universitaria si terrà in Piemonte, la terza in ambito invernale. Torino tornerà al centro del mondo sportivo universitario 18 anni dopo aver ospitato l’edizione invernale del 2007. Questa mattina, il Comitato organizzatore ha ricevuto le indicazioni finali dalla FISU da parte dei singoli delegati delle diverse discipline sportive, dopo che questi hanno visitato nei giorni scorsi i siti di gara di Torino (Palavela e PalaTazzoli), Bardonecchia, Pragelato, Torre Pellice e Pinerolo.
Questo il commento del direttore del dipartimento dei Giochi invernali della FISU, Milan Augustin: «Siamo sempre felici di tornare a Torino, che è la culla del movimento sportivo universitario internazionale. Abbiamo tanti vecchi amici qui e c’è un’eredità degli eventi che sono stati svolti in passato. Siamo venuti qui con i delegati tecnici dei singoli sport per cominciare a pianificare i Giochi del 2025».
La XXXII edizione invernale toccherà 5 località del Piemonte, a rafforzare quello che è il claim già annunciato all’inizio del 2022: Piemonte land of sport, per sottolineare la vocazione sportiva di tutto il territorio. Augustin, che vanta un passato da atleta di spessore internazionale nel biathlon, aggiunge: «La nostra delegazione si è divisa in questi giorni per visitare le singole venues dove i diversi sport verranno disputati e hanno conosciuto quelli che saranno i responsabili in loco da adesso fino al 2025. È stato importante condividere le nostre conoscenze e le nostre esperienze per avere Giochi di successo nel 2025. Questa è la prima pietra miliare per fare un salto nel futuro in un momento in cui tutto lo sport si sta evolvendo a dismisura e anche in vista dell’Olimpiade di Milano Cortina 2026, con cui si possono sviluppare sinergie importanti così da avere staff preparati per i più grandi eventi internazionali. Torino 2025 sarà un evento grandioso sia dal punto di vista tecnico sia da quello della formazione, perché la FISU punta molto sull’aspetto educativo, per cui dovremo lavorare come fratelli con l’Università di Torino, il Politecnico e l’Università del Piemonte Orientale per coinvolgere tutta la comunità degli studenti».
A guidare la squadra operativa di Torino 2025 in questi giorni è stato lo Sport Director and Venues Managment Ubaldo Prucker, personaggio dal curriculum di primissimo livello. Il poliedrico altoatesino, originario della Val Gardena, ha collaborato con CONI, IBU, FISI e FISG, oltre a un trentennale trascorso come allenatore di biathlon in Italia e all’estero (l’ultima esperienza è stata col Giappone). Sui grandi eventi, la sua competenza è stata fondamentale sia in occasione dell’Olimpiade di Torino 2006 sia dell’Universiade invernale organizzata dal CUS l’anno successivo.
Queste le parole di Prucker: «Sono davvero onorato di poter dire che siamo sulla strada giusta verso i prossimi Giochi del 2025 e sono contento di essere tornato a Torino dopo le esperienze dell’Olimpiade 2006 e dell’Universiade 2007. Sono rimasto sorpreso dalla quantità di commenti positivi che abbiamo ricevuto dai delegati tecnici della FISU, che ci hanno aiutato a capire che cosa si può migliorare in questi anni. Ci sono dei piccoli aggiustamenti o cambiamenti da fare, anche perché sono passati tanti anni dall’Universiade del 2007».
Prucker nasce ai piedi delle Dolomiti, ma la sua vita è legata al Piemonte: «Da ragazzo ho fatto le scuole medie a Chieri, appena fuori Torino, e ho bellissimi ricordi, così come quelli olimpici, perché fui coinvolto dal Comitato organizzatore sin dall’inizio del processo di candidatura. In aggiunta, sono stato coinvolto poi anche per l’Universiade 2007 per cui, quando il presidente del CUS Torino D’Elicio mi ha chiamato, ho subito risposto presente e sono pronto a dare il mio supporto per la riuscita dei Giochi».