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Sci di fondo

Sci di fondo – Team Robinson: il bilancio di Bruno Debertolis della stagione appena conclusa

“Nel complesso la stagione è stata positiva”, esordisce così Bruno Debertolis nell’intervista rilasciata a proxcskiing.com, dove il Direttore del Team Robinson ha fatto un bilancio della stagione appena conclusa e definito i prossimi passi verso l’anno prossimo.
Entrando nel dettaglio ha poi spiegato: “Alcuni atleti hanno ottenuto risultati inaspettati, altri hanno avuto problemi che purtroppo non hanno permesso loro di esprimersi al meglio. Inoltre, eravamo una squadra con atleti russi, cosa che ci ha portato molte difficoltà dopo Vasaloppet”. Il team di sci di fondo però non è riuscito a rispettare le aspettative: “Il nostro obiettivo era entrare nelle prime dieci squadre. Abbiamo concluso al 12° posto, a ridosso della top ten. Ma considerato tutto, questo è un risultato soddisfacente. Ci riproveremo l’anno prossimo.”
L’aspetto migliore dell’annata è l’esser riusciti a creare non solo una squadra, ma anche una famiglia, spiega ancora Debertolis: “Penso che la sorpresa più grande sia stata Frida Erkers (ora Erkers ha firmato con il Team Eksjöhus per la Stagione 22/23, ndr), con diversi piazzamenti tra i primi dieci, e Patrick Fossum Kristoffersen arrivato più volte in top30. Questo è stato il primo anno nel circuito delle Ski Classics per entrambi”.

Conclusa una stagione però, è già ora di pensare alla prossima. Ma ci sono ancora da definire dettagli importanti: “In primo luogo, stiamo lavorando per costruire la squadra per la prossima stagione e ci saranno ancora alcune novità sui nuovi atleti. In ogni caso, stiamo programmando l’estate con alcuni training camp in altura in Trentino. Non abbiamo ancora deciso se saremo presenti alle gare di skiroll in Scandinavia. Stiamo anche discutendo con alcuni nuovi potenziali sponsor. Sarà un’estate affascinante".
Debertolis ha voluto poi chiosare con un bellissimo messaggio: “In conclusione, voglio dire che, soprattutto in questo momento difficile per la politica internazionale, abbiamo condiviso tutto, dalla gioia al dolore, sogni e delusioni, con atleti provenienti da sette nazioni diverse: Norvegia, Svezia, Finlandia, Svizzera, Russia, Stati Uniti e Italia. Tutti inseguiamo i nostri sogni e lottiamo tutti allo stesso modo, con rispetto e stima reciproca”.

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