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Biathlon, Dmytro Pidruchnyi presidente della federazione ucraina? Le sue parole e una frecciata ai fratelli Fourcade

Non sta certamente a noi ricordare quanti problemi possa avere l’Ucraina in questo periodo storico, ma c’è sicuramente anche quello della presidenza della federazione di Biathlon. L’attuale presidente Volodymyr Brynzak ha annunciato dopo 24 anni che non si ricandiderà, ma non ci sono ancora candidati per prendere il suo posto. Tra i nomi che si vociferano c’è quello di Dmytro Pidruchnyi, biathleta campione del mondo nel 2019 ancora però in attività. Come membro della Guardia Nazionale dell’Ucraina, Pidruchny in questi giorni aiuta dà una mano alle pattuglie ucraine, come fanno anche i suoi due colleghi della nazionale Chrystyna Dmytrenko e Olena Bilosyuk che si trovano in una situazione simile.
In una lunga intervista a Tribuna.com ha rivelato che gli è stata offerta la possibilità di candidarsi come capitano della squadra nazionale per la carica di presidente della Federazione di Biathlon dell’Ucraina, ciò significherebbe però abbandonare la sua carriera professionistica a soli 31 anni. Lui comunque dribbla la domanda: “Non rivelerò la mia decisione finale”.

Ha però parlato sia dei meriti che dei demeriti del mandato del lungo mandato di Brynzak: "Ha aiutato noi atleti a rimetterci in piedi. Gli devo molto per questo. Grazie a lui sono diventato campione del mondo. Non posso dire che non sia stato fatto nulla, ma negli ultimi anni qualcosa è andato storto. Si vede nei risultati delle ultime due Olimpiadi".
Dmytro Pidruchny però attribuisce il calo di giovani praticanti del biathlon alla gestione del presidente uscente, colpevole a sua detta di puntare più sulla naturalizzazione di biatleti russi, soprattutto nel caso della squadra femminile, che nella valorizzazione dei talenti ucraini: "Le nostre ragazze vedono che non servono molto. Con più o meno le stesse prestazioni e risultati, gli atleti naturalizzati hanno la priorità. Per loro vengono create condizioni migliori. Non hanno mai avuto problemi nemmeno con il materiale. I nostri atleti sono delusi”.
Ovviamente la situazione attuale incide, eccome: "Bisogna ancora tener conto delle conseguenze della guerra", ricorda Pidruchny. "La nostra base sportiva a Chernihiv è stata completamente bombardata, migliaia di pezzi di materiale sono stati semplicemente bruciati. Ho visto il materiale che è stato portato fuori da lì con i miei occhi. È semplicemente terribile. Deve essere restaurato in modo che almeno i bambini abbiano qualcosa da fare. Tutto ciò che restava dei fucili erano tubi di metallo, e tutto il resto è completamente bruciato. Quindi il lavoro sarà tanto e non sarà facile".
L’intervista si chiude con una domanda sui fratelli Fourcade, che Dmytro Pidruchny ha fortemente criticato a causa del loro atteggiamento nei confronti dell’esclusione degli atleti russi dalle competizioni internazionali. “Recentemente ho inviato un video a Simon di un giovane pilota russo che esegue un saluto nazista. "Spero che tu capisca perché gli atleti russi meritano di essere squalificati". Nonostante ciò, non è c’è più comunicazione tra le due parti.

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