Nel mondo dello sci di fondo, ormai, tra Russia e Norvegia è una polemica continua su ogni argomento: regole, calendari, elezioni, ovviamente l’esclusione dei russi e dichiarazioni.
In ordine di tempo, l’ultima polemica è arrivata da Yuri Borodavko, allenatore di Bolshunov. Il tecnico russo è tornato, nel corso di un’intervista a Team of Russia, ripresa da Championat, sulle dichiarazioni rilasciate da Klæbo addirittura lo scorso febbraio, in occasione della team sprint olimpica.
Allora il campione norvegese aveva voluto elogiare Erik Valnes, suo compagno di squadra in occasione della team sprint, autore di una gara magistrale durante la gara, quando nel corso della prima frazione, nella quale tutti si aspettavano di vedere la coppia norvegese in sofferenza, Valnes mise in crisi Niskanen e Bolshunov, per poi lanciare Klæbo verso l’oro. A Discovery, Klæbo disse: «Vedere cosa ha fatto Erik (Valnes) nell’ultimo giro non poteva che motivarmi, i concorrenti sembravano dei ragazzini. Oggi è stato impressionante, davvero ha fatto sembrare Niskanen e Bolshunov dei ragazzini».
Secondo Borodavko, in quell’occasione Klæbo è stato irrispettoso nei confronti dei due atleti: «Non mi è piaciuto quello che ha detto dopo lo team sprint. Johannes (Høsflot Klæbo) ha parlato in modo irrispettoso di due fantastici fondisti: Bolshunov e Niskanen. Chiamarli ragazzini rispetto a Valnes mostra solo che il ragazzo sta iniziando a diventare avido. Si è fatto prendere a calci le orecchie da questi ragazzi in tutte le gare di distanza, e poi dice queste cose».
In realtà, la sensazione è che Klæbo non volesse mancare di rispetto a due campioni come Niskanen e Bolshunov, ma proprio elogiare Valnes, che era stato protagonista di una grande azione, resa magnifica proprio in virtù della portata e del talento dei due avversari. Forse a volte bisognerebbe ragionare meglio prima di rispondere, oppure contestualizzare, senza cadere all’imbeccata di chi cerca una facile polemica.