Nella giornata di ieri era sembrato in difficoltà sia al tiro che sugli sci, chiudendo in 38ª piazza. Nella pursuit, però, Lukas Hofer si è trasformato e, meno di ventiquattro ore dopo la sprint, ha sfoderato una prova da grande campione, recuperando fino alla 14ª posizione con una prestazione priva di errori al tiro e molto positiva anche sugli sci, avendo fatto registrare il nono tempo.
L’azzurro del CS Carabinieri ha spiegato al termine della gara di aver affrontato il weekend non nelle migliori condizioni di forma, a causa di un’influenza che lo ha debilitato all’inizio della settimana. «Direi che più di così non potevo aspettarmi al momento – ha ammesso l’azzurro in mixed zone – era già bello per me essere in gara dopo la brutta influenza che ho preso lunedì durante il viaggio, tutt’altro che debole».
La testa di Hofer è già alla mass start: «Adesso cerchiamo di chiudere bene questa tappa, stare dentro nei venti della generale, visto che siamo tutti lì. Speriamo di fare una bella gara per chiudere la stagione, poi è finalmente finita e possiamo guardare avanti».
Per Hofer quella odierna non è però una giornata come le altre, in quanto per l’ultima volta nella sua carriera ha affrontato una competizione insieme a Dominik Windisch, compagno di squadra per tanti anni, già dalle categorie giovanili. Il carabiniere altoatesino ha salutato il compagno: «Adesso Domi mi lascia da solo, sono il nonno del gruppo purtroppo (ride, ndr). Capisco le motivazioni della sua scelta, che mi ha spiegato una volta. Quasi gli invidio la bella vita che farà nel futuro, avrà molto più tempo per le altre cose».
Ma Luki vuole concedersi almeno un altro giro, con l’obiettivo Oberhof 2023. Un ultimo regalo da lasciare ai tifosi italiani.