Come oramai è tradizione dal 2016 la Fis, al termine dell’ultima tappa del circuito della Coppa del Mondo disputata a Schonach, in piena foresta nera tedesca, ha assegnato i premi per gli atleti che nelle diverse categorie si sono messi maggiormente in luce nel corso di quest‘annata olimpica di combinata nordica. Come negli anni precedenti, una giuria composta da dieci giornalisti internazionali provenienti da Austria, Francia, Germania, Giappone, Italia, Norvegia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, ha espresso le loro preferenze accompagnate dal voto popolare che era possibile effettuare sul sito della FIS.
Nella categoria più prestigiosa di "Atleta del”anno 2022“ è stato Jarl Magnus Riiber ad aggiudicarsi il premio per la terza volta dopo i successi del 2019 e 2020. Il combinatista norvegese dopo aver collezionato undici vittorie stagionali in Coppa del Mondo ed aver sollevato per il quarto anno consecutivo la sfera di cristallo ha ottenuto 5 voti dalla giuria contro i tre di Graabak, uno a testa per Geiger ed il vincitore dello scorso anno Lamparter. L’altro atleta nominato nella rosa dei cinque migliori combinatisti dal board della combinata nordica con in testa il Fis Race Director Lasse Ottesen era l’estone Ilves.
Onore a chi dopo aver contratto il Covid ed essere stato rinchiuso per un lungo periodo in quarantena che ne ha fiaccato lo stato di forma proprio prima di partire per la Cina, ha riportato a suo favore con cinque vittorie di fila il duello per la sfera di cristallo con Lamparter, ma forse in questa annata 2021-22 nella quale i Giochi Olimpici hanno rappresentato il main event della stagione, premiare chi a Pechino 2022 ha stabilito il lusinghiero primato di essersi aggiudicato quattro medaglie d’oro in carriera nella combinata, in parallelo ad una stagione di Coppa del Mondo vissuta comunque da protagonista, vedi il Seefeld triple messo in bacheca, sarebbe stato più appropriato e fantasioso, dato che con buona probabilità il quasi trentunenne Jørgen Graabak difficilmente continuerà la propria carriera nel prossimo quadriennio.
A differenza degli uomini, tra le donne non vi è stata nessuna discussione circa l’assegnazione del premio di “Atleta dell’anno” alla diciannovenne Gyda Westvold-Hansen. Nove voti su dieci per la cugina di Therese Johaug che in attesa che la disciplina al femminile entri ufficialmente nel programma olimpico fra quattro anni, ha dominato la stagione vincendo sette gare sulle otto nel programma di Coppa del Mondo, la overall finale, e il pettorale blu di miglior saltatrice. Le altre ragazze nominate erano l’italiana Annika Sieff che ha riportato l’unico voto non dato alla norvegese, la slovena Ema Volavsek e l’austriaca Lisa Hirner.
Il terzo dei cinque premi in palio e’ stato l’award come ”Rookie dell’anno“. In questa stagione si è deciso di raggruppare i due sessi in un unica categoria nominando due ragazzi, Ryota Yamamoto e Julian Schmid e due ragazze, Ema Volavsek e Ida Marie Hagen. Con cinque voti il successo è andato al ventiduenne tedesco Schmid che con una stagione costantemente attorno alla decima posizione, ha chiuso poi dodicesimo nella generale, facendo un grande passo avanti rispetto alla passata stagione conclusa al trentesimo posto. In questa categoria il giapponese Yamamoto si è accaparrato un voto al pari della slovena Volavsek, metre tre voti sono andati alla giovane norvegese Ida Marie Hagen.
Nella categoria di “Allenatore dell’anno“, introdotta per la prima volta nel 2019, il successo è andato al Team Manager e gran capo della combinata norvegese Ivar Stuan. Gli altri tecnici nominati erano il tedesco Horst Hüttel, l‘estone Rauno Loit e l’austriaco Mario Stecher. In campo femminile il coach del team norvegese Thomas Kjelbotn come da pronostico, dato il dominio stagionale delle sue giovani ragazze, ha monopolizzata la classifica con nove voti su dieci. L’altro voto è andato al tecnico di Sieff, Gianmoena e Dejori, l’italiano Ivo Pertile. Gli altri nominati erano l’americano Hendrickson, il giapponese Yamada e l’austriaco Aicher.
L’ultimo award ufficiale introdotto nella seconda edizione si è avvalso del voto espresso dagli appassionati della disciplina sul sito della Fis e comprendeva i cinque momenti dell’anno. In gara vi erano la premiere in Coppa del Mondo della staffetta mista andata in scena in Val di Fiemme, il Race Director Ottesen che ha dato il via alla prima Mass Start disputata ad Otepää, Jarl Magnus Riiber che sbaglia tracciato nel corso del secondo giro della gundersen dei Giochi Olimpici a Pechino 2022, la crisi che ha coinvolto Eric Frenzel nella prova a squadre olimpica che ha di fatto consegnato l’oro alla Norvegia. Ma il più votato dai fans è stata la prima vittoria di Terence Weber in gara due a Ruka.
Con una migliore visione della disciplina e qualche ora di pazienza in più, sarebbe stato sufficente per includere, almeno fra di essi, il record di vittorie in Coppa del Mondo, ieri portato a quarantanove, stabilito a Schonach da Riiber.
Come nell’edizione dei Fis Awards del 2019 e 2020 è stato assegnato anche il premio legato al fair-play che in questa editione il board Fis della combinata ha assegnato al media coordinator della squadra austriaca Clemens Derganc per il prezioso aiuto dato a Vinzenz Geiger nel sistemare il proprio transponder prima della partenza nella gara finlandese di Ruka.
Combinata Nordica – Jarl Magnus Riiber e Gyda Westvold-Hansen eletti atleti dell’anno 2022 nella combinata nordica
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