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Biathlon – La felicità di Fillon Maillet: “Ho sempre sognato la Coppa del Mondo; vivere all’ombra di Fourcade non è stato sempre facile”

A 29 anni, dopo diverse stagioni vissute all’ombra di Martin Fourcade e tante vittorie sfumate di un soffio, è arrivato il momento di Quentin Fillon Maillet. Dai trionfi olimpici, che hanno spinto il Comitato Olimpico francese a farlo portabandiera nella cerimonia di chiusura, alla vittoria della classifica generale di Coppa del Mondo sono trascorse poche settiane.
Un trionfo che Fillon Maillet ha così commentato ai bravissimi colleghi francesi di Nordic Magazine. Nemmeno nei suoi sogni, l’olimpinico l’avrebbe immaginata così: «Sembra assurdo pensare che abbia già vinto matematicamente il globo di cristallo con tre gare di anticipo. Alcuni anni fa, quando speravo di lottare per vincere la Coppa del Mondo, immaginavo che sarebbe successo fino all’ultima gara e non è quello che è accaduto. In realtà, sono già un po’ proiettato sulle prossime gare, quindi non so se me ne rendo davvero conto, ma è incredibile. Ho fatto un’altra grande gara in testa in questa mass start, mi sarebbe comunque piaciuto vincere, ma è il biathlon. Sono super soddisfatto, sono felice in questo momento. Faccio biathlon come mi piace farlo. Ho raggiunto i miei obiettivi. Sono un uomo felice».
Fillon Maillet ha ammesso di preferire la vittoria della Coppa del Mondo alle medaglie olimpiche, in quanto è un premio all’intera stagione. Insomma non si può barare: la classifica generale puoi conquistarla solo dimostrandoti competitivo e continuo per tutta la stagione. «Sportivamente, il grande globo di cristallo è di gran lunga la cosa più difficile da ottenere nel biathlon. È la regolarità su quattro mesi ad essere premiata con la gestione della fatica e la preparazione. È una stagione completa che viene premiata ed è il miglior biatleta del mondo a vincere questo grande globo. Questo significa molto per me perché, da bambino, ho sempre sognato questa classifica generale piuttosto che un oro olimpico, che si può vincere per un colpo di fortuna. In questo caso, invece, in quattro mesi, c’è pochissima fortuna».
Per anni il biathlon francese è stato "Martin Fourcade". Fillon Maillet non vuole però paragoni: «Non è stato sempre facile essere all’ombra di Martin che era un atleta eccezionale. Nelle sue ultime stagioni sono riuscito a trovare il mio posto con grandi prestazioni. Rimane il riferimento mondiale su molti punti, quindi non voglio paragonarmi a lui perché voglio tracciare la mia rotta. Ma il mio obiettivo non è essere conosciuto o essere presente nei media. Quello che voglio soprattutto è vincere le gare, questo è ciò che mi motiva prima di tutto. Essere eccellenti, significa stare molto regolarmente davanti, controllare la gara, avere il controllo ed è quello che riesco a fare, come Martin Fourcade in passato, a modo mio. Quindi mi sto avvicinando alla perfezione e spero che dopo sarò anche meglio di adesso. Molti atleti hanno grandi stagioni prima di regredire in seguito, quindi spero di trovare le soluzioni per continuare a migliorare me stesso per ottenere inverni belli come questo. È bello essere davanti a ogni gara».

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