Inutile nasconderlo. Forte della sua medaglia d’argento mondiale e della sua seconda piazza finale nella ranking generale di Coppa del mondo, Giuseppe Romele lasciava la sua Val Camonica alla volta di Pechino con ambizioni che lui stesso definiva molto alte. Quinto nella long distance sui 18 km di domenica e fuori nella semifinale della sprint odierna, questi i risultati di assoluto livello aggiungiamo noi, messi in archivio dal 30enne di Pisogne Beppe Romele, uno che non si accontenta mai e ne ha ben donde visto la stoffa che si ritrova.
L’abbiamo contattato telefonicamente questa mattina ed in tutta sincerità credevamo di trovare un “Romele furioso”. Invece a testimonianza del carattere d’oro e dal sorriso sempre stampato, Beppe Romele ci ha accolto così .“Ma nooo non sono arrabbiato! Sinceramente per la sprint di oggi sono contento, perché ho battuto il brasiliano che spesso mi era davanti ed ero lì lì con l’atleta ucraino che generalmente “me le suona”. Per ciò che riguarda invece le parti alte della classifica non ci sono parole. I cinesi sembrano provenire da un altro sistema solare, sono assurdi sia per i tempi cronometrici e le categorie di provenienza. Pensate che sia nella sprint che nella distance, hanno vinto due atleti di categoria LW10 ovvero la fascia con le disabilità più gravi. Va beh, non sono affatto amareggiato, anzi guardo alla middle distance con grande positività”.
Su di morale anche l’altro azzurro sitting Michele Biglione, da soli due anni sugli sci ed anche lui come Romele alla sua prima paralimpiade. “Che cosa dire. Per me il solo fatto di essere qui è già una vittoria. Esaminando le mie gare, sono comunque soddisfatto, soprattutto della long distance dove ho chiuso 21°– analizza il 29enne piemontese di Centallo -. Era la prima volta che mi cimentavo sui 18 km, l’ho gestita bene. Per ciò che riguarda invece la sprint di oggi devo ammettere che non è forma che amo. La print non ti concede sbagli, bisogna essere perfetti. Durante il riscaldamento sono caduto, ed una curva in particolare mi metteva ansia. Questa cosa mi ha tolto sicurezza. Tuttavia metto questa gara nel calderone delle gare che servono per fare esperienza, non mi recrimino nulla”.
Alla sua seconda esperienza paralimpica per ora l’altro atleta della Val Camonica Cristian Toninelli non ha molto di cui sorridere. “Non so cosa dire. Le cose per ciò che mi riguarda non vanno molto bene. Dopo un tot di giorni in cui siamo qui per tentare di venire a capo circa le scelte di scioline ecc… – la delegazione azzurra del para sci fondo è partita per la Cina il 25 febbraio, ndr – in gara ho avuto sensazioni imbarazzanti, confermate dal cronometro. Speriamo di fare qualcosa di decente nella 12,5 km" chiude lo standing Toninelli al quanto amareggiato.
Paralimpiadi Pechino 2022, Sci di Fondo – Le dichiarazioni di Romele, Biglione e Toninelli
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