Il Consiglio della federazione internazionale di sci alpinismo (nota anche con l’acronimo ISMF) si è riunito oggi, venerdì 4 marzo 2022, in teleconferenza.
In conformità con la raccomandazione del Comitato esecutivo del CIO risalente al 28 febbraio scorso e in aggiunta alle misure attuate il 1° marzo, il Consiglio dell’ISMF ha deciso di non consentire la partecipazione di atleti e funzionari russi e bielorussi alle competizioni internazionali.
In conformità con la raccomandazione del Comitato esecutivo del CIO risalente al 28 febbraio scorso e in aggiunta alle misure attuate il 1° marzo, il Consiglio dell’ISMF ha deciso di non consentire la partecipazione di atleti e funzionari russi e bielorussi alle competizioni internazionali.
L’ISMF si unisce pertanto alle altre federazioni e al Comitato Olimpico Internazionale nel condannare l’invasione della Russia in Ucraina e la violazione della tregua olimpica da parte dell’esecutivo guidato da Vladimir Putin, come indicato nella dichiarazione del CIO, che recita quanto segue: "Il Comitato Olimpico Internazionale condanna fermamente la violazione della tregua olimpica da parte del governo russo. La rispettiva risoluzione delle Nazioni Unite è stata adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 2 dicembre 2021 per consenso di tutti i 193 Stati membri delle Nazioni Unite".
L’ISMF ha altresì sottolineato di essere "saldamente al fianco del popolo ucraino e della comunità sportiva con piena solidarietà, finalizzata al rapido ripristino della pace e della sicurezza per l’Ucraina".
Non solo: la comunità dello ski alp "è pronta a intervenire, laddove necessario, a sostegno della federazione ucraina di sci alpinismo, così come dei rifugiati e degli atleti colpiti da questa guerra".
