«Penso che la FIS abbia mostrato debolezza e codardia, e questo mette noi atleti in una situazione difficile». Come sempre, Johannes Klæbo non si tira indietro quando è il momento di dare la sua opinione e ha lanciato un messaggio molto critico nei confronti della FIS per la gestione della situazione dopo l’invasione militare della Russia in Ucraina. «La FIS avrebbe dovuto risolvere questa situazione – ha affermato Klæbo a VG – la FIS ha così complicato le cose a noi sciatori, purtroppo. La FIS avrebbe dovuto fare quello che ha fatto lo Ski Classics, dicendo no alla Russia. La federazione norvegese è stata la prima a dare un segnale chiaro. Non mi piace molto questa situazione».
Una presa di posizione piuttosto chiara quella del campione norvegese, davvero molto critico nei confronti della Federazione Internazionale di Sci, che ha deciso di non escludere gli atleti russi dalle competizioni, come deciso invece da altri. «Idealmente, avrei voluto che la FIS si fosse presa le sue responsabilità e fosse stata chiara sul fatto che un paese che viola i principi del diritto internazionale non sia autorizzato a partecipare alla Coppa del Mondo o ai Mondiali. Vedremo come andrà a finire».
Gli atleti russi sono già arrivati oggi in Norvegia e Klæbo ha voluto quindi lanciare un chiaro messaggio però a tutti i tifosi che assisteranno da bordo pista alle competizioni. Infatti è molto alto il rischio per l’ordine pubblico e per la stessa incolumità degli atleti russi che gareggeranno: «Molte cose potrebbero succedere nei prossimi giorni. Ma mi interessa che gli sciatori russi siano trattati con rispetto sul suolo norvegese. Non dovrebbero essere oggetto di alcuna forma di molestia. Non sono gli atleti che stanno facendo la guerra, ma il capo della Russia. Troverei innaccettabile se noi in Norvegia molestassimo o mancassimo di rispetto agli sciatori russi, non deve accadere né a Drammen né a Holmenkollen. Dobbiamo essere responsabili anche per loro».
Un messaggio molto chiaro quello del campione norvegese. Effettivamente la situazione è ad alto rischio perché con l’allentamento delle misure covid ci saranno migliaia di tifosi che assisteranno alle gare e sarà difficile anche riuscire a controllare tutti, in particolare il gesto del singolo facironoso che all’interno di una massa potrebbe sempre esserci. Anche la stessa federazione russa non si rende forse conto dell’altissimo rischio che sta facendo correre ai suoi atleti in questo particolare momento storico e a maggior ragione lo sta facendo la FIS.
Sci di Fondo – Klæbo: “La FIS debole e codarda doveva escludere la Russia, ma invito i tifosi a rispettare gli atleti russi qui in Norvegia”
Ti potrebbe interessare
Biathlon – Hannah Auchentaller alla ricerca di “lezioni” per crescere nella prossima stagione: “Non mi lascio definire da una medaglia”
Alle giornate del Modena Skipass, il salone degli sport invernali che si è tenuto lo scorso weekend, ha partecipato
Skiroll – Coppa Italia Cascina Bianca: Emanuele Becchis e Sabrina Borettaz vincono la sprint
A Cicagna, in provincia di Genova, è in corso la terza tappa della Coppa Italia di skiroll; il piemontese si è
Fondo – L’8 settembre Lama Mocogno celebrerà gli azzurri con un evento pubblico
In occasione del raduno della squadra italiana, si celebrerà presso il teatro all'aperto "La Rotonda" la presenza