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Sci di fondo

Sci di Fondo – Klæbo: “Da atleta vorrei ci fossero i migliori, ma è giusto punire la Russia”

La decisione della Federazione Norvegese di non permettere agli atleti russi di gareggiare a Drammen e Holmenkollen ha ovviamente provocato numerose reazioni. Tra coloro che hanno dato la propria opinione anche Johannes Klæbo, il primo a schierarsi apertamente subito dopo l’attacco militare della Russia all’Ucraina affinché venissero cancellate le gare di Coppa del Mondo in programma a Tyumen.
Ora Klæbo ha dichiarato di appoggiare la scelta della Federazione Norvegese di non consentire ad alteti russi di gareggiare a Drammen e Holmenkollen, anche se sportivamente dispiaciuto. «Come atleta, vuoi che al via ci siano sempre i migliori – ha affermato a NRK – ci alleniamo tutto l’anno per competere e vogliamo quindi farlo contro gli atleti più forti. Allo stesso tempo, ora sostengo l’atteggiamento della nostra federazione di sci. Non ci sono dubbi su quanto sta accadendo in Ucraina e la Russia va condannata. Condanno fermamente quando stanno facendo e penso che sia positivo che la nostra federazione abbia preso una posizione».
Dopo essere stato eliminato nei quarti di finale a Lahti, Erik Valnes ha detto la sua sull’argomento. Secondo quanto riferito da NRK, il fondista norvegese pensa che sia un peccato che sanzioni del genere vengano fatto nello sport. Allo stesso tempo, Valnes troverebbe qualcosa di simbolico nel fatto che Alexander Bolshunov, con il grado di capitano della Guardia Nazionale in Russia, viaggia e gareggia mentre la Russia è in guerra. «C’è un simbolismo pesante in questo. La sua presenza qui avrebbe inviato un segnale. In questo modo, le persone hanno già mescolato sport e politica, in un certo senso. È difficile. È un vero peccato, che sarà così».

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