La sprint in tecnica libera di Lahti lascia con tanto amaro in bocca per non averci concesso di vivere ancora una volta la sfida tra Federico Pellegrino e Johannes Klæbo.
L’azzurro, apparso in grandissima forma, è stato eliminato in semifinale dalla decisione dei giudici di retrocederlo all’ultimo posto della propria batteria per non aver rispettato il percorso. Pellegrino era stato inizialmente chiuso, in maniera non scorretta, da Chanavat nel tentativo di passare all’interno, si è trovato a rischiare di colpire il prisma che delimita la pista e alzando lo sci con un grandissimo gesto atletico era riuscito ad evitare una pericolosa caduta. Per questo motivo i giudici hanno deciso di retrocederlo al sesto posto della semifinale in quanto non si può oltrepassare il prisma nemmeno scavalcandolo alzando lo sci.
Fortunato il cinese Wang, che squalificato nei quarti delle Olimpiadi, è riuscito a guadagnarsi la sua prima finale in carriera da lucky loser, grazie proprio alla retrocessione di Pellegrino, che aveva vinto la sua semifinale davanti a Klæbo, che aveva dato l’idea di aver speso poche energie, Chanavat e Taugbøl.
Tolta l’amarezza per la squalifica di Federico Pellegrino, che avrebbe potuto forse mettere in difficoltà questo Klæbo un po’ stanco, è dovere però celebrare l’ennesima impresa dello straordinario campione norvegese, che ha conquistato la sua trentesima vittoria in una sprint di Coppa del Mondo dopo aver faticato più del previsto per avere la meglio su un ottimo Chanavat. In finale il francese si è battuto alla pari, mostrando una buona condizione, avendo speso meno energie durante i Giochi Olimpici di Pechino, terminati per lui già nella semifinale della sprint. Così sul rettilineo finale, Klæbo, costretto a prendere l’esterno dai suoi compagni di squadra Skar e Taugbøl, ha dovuto dare fondo a tutte le proprie energie per riuscire a battere il francese.
Un successo che vale la trentesima vittoria in una sprint di Coppa del Mondo, ma che rende Klæbo il primo fondista a vincere in questo format di gara subito dopo aver vinto l’oro anche nella sprint olimpica. Oggi il norvegese ha ottenuto il suo 48° successo in Coppa del Mondo, ma soprattutto ha chiuso su uno dei primi due gradini del podio per la 24ª sprint consecutiva (22 vittorie).
In terza posizione un buonissimo Skar, capace di lottare fino alla fine e mettersi alle spalle l’ottimo Taugbøl. Quinta piazza per Retivykh, che non ha potuto giocarsi le proprie possibilità fino in fondo perché penalizzato da un contatto iniziale con Wang.
Eliminato già nei quarti di finali Bolshunov, fuori di poco in batteria, visto che per 5 centesimi non è rientrato tra i due lucky loser.
28ª posizione finale per l’altro azzurro qualificato alle batterie, Michael Hellweger, che al suo ritorno in Coppa del Mondo è uscito ai quarti di finale in una batteria molto veloce.
CLASSIFICA FINALE TOP 10
1° J.H. Klæbo (NOR)
2° L. Chanavat (FRA)
3° S.B. Skar (NOR)
4° H.S. Taugbøl (NOR)
5° G. Retivykh (RUS)
6° Q. Wang (CHN)
7° R. Jouve (FRA)
8° A. Young (GBR)
9° J. Riebli (SUI)
10° A. Chautemps (FRA)
Gli italiani
12° F. Pellegrino
28° M. Hellweger
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