Altra gara, altro dominio russo. Dopo il poker nella mass start a skating e la vittorie della staffetta, è arrivata la vittoria di un altro russo, Korostelev, nella 10 km in tecnica classica, a certificare la netta supremazia della Russia nella categoria juniores maschile. Applausi a questo ragazzo anche per il post gara, quando ha parlato in lingua inglese davanti alle telecamere, qualcosa che alcuni suoi connazionali più grandi e famosi di lui dovrebbero prendere da esempio.
Netto il successo di Saveliy Korostelev che si è imposto con un vantaggio di 21”4 sul bravissimo finlandese Niko Anttola, autore di una superba seconda parte di gara, che gli ha permesso di evitare un’altra doppietta russa, mettendosi alle spalle Alexander Ivshin, staccato di 22”2 e in calo nella seconda parte della 10 km.
Ma davvero da applausi anche la prova dell’Italia. A cominciare da Elia Barp, solito generoso lottatore, capace di dare tutto fino all’ultimo metro di gara per chiudere al quarto posto, a 40”3. Vero, non è arrivata la medaglia e il veneto delle Fiamme Gialle sarà un po’ amareggiato per questo, ma svanito il dispiacere del mancato podio a Barp resterà la consapevolezza di una conferma importante di fronte ad atleti di alto livello, come il norvegese Kvenaas, che ha chiuso alle sue spalle per un decimo. 40”3 il distacco di Barp dal vincitore.
Non solo Barp, perché l’Italia deve gioire per la prova di tutta la squadra. Davide Ghio, piemontese classe 2004, più giovane rispetto alla maggior parte dei rivali, ha concluso all’ottavo poso a 1’10” dal vincitore, grazie a una bellissima seconda parte di gara. A chiudere la top ten un altro azzurro, Benjamin Schwingshackl, autore di una bellissima prestazione.
Appena fuori dalla top venti l’altro italiano, Simone Mastrobattista, giunto 21°. La prova complessiva della squadra azzurra dimostra che materiale umano e talento non mancano nel nostro paese, ma bisogna lavorare e seguire questi giovani affinché possano allenarsi al meglio anche una volta fuori dalle categorie giovanili.
Per quanto riguarda il resto, da segnalare un altro bel piazzamento del canadese McKeever, giunto sesto davanti sl russo Mitroshin. In top ten anche lo svizzero Albasini, giunto nono. Questa la classifica finale: clicca qui.
