Ci sono quattro anni di sacrifici, di rinunce e di decisioni importanti e sofferte, dietro a quell’abbraccio tra Arianna Fontana ed il marito e coach Anthony Lobello. Solo loro due sanno veramente cosa c’è dietro a questa sfavillante medaglia d’argento. Stati d’animo contrastanti che Arianna Fontana non ha mancato di esternare di nuovo durante la conferenza stampa post gara.
Ma andiamo con ordine e partiamo ovviamente dalla cronaca di questo 11esimo sigillo a 5 cerchi scritto sul ghiaccio del Capital Indoor Stadium di Pechino. Una Finale A appassionante nella quale l’azzurra ha dovuto affidarsi alla sua esperienza e alla sua classe per portarsi a casa il risultato desiderato. La signora Lobello ha deciso di non sprecare energie durante i primi giri standosene nelle retrovie, per poi risalire sino alla terza piazza, marcando stretto l’olandese Suzanne Schulting. Un contatto tra la cinese Han Yutong e Schulting ha dato il via alla lotta e Fontana è stata abilissima a mettersi in scia a Choi Minjeong. La coreana ha conservato la vetta grazie a un grande ultimo giro mentre l’azzurra lanciandosi per bene sull’ultima curva ha scacciato per soli tre millesimi l’attacco sulla linea del foto finish della Schulting.
La Fontana con la sua terza medaglia di questa olimpiade dopo l’argento nella staffetta mista e l’oro sui 500 metri, centra l’11° podio olimpico con cui diventa l’atleta italiana più medagliata di sempre nei Giochi Olimpici invernali davanti a Stefania Belmondo fermatasi a quota 10. Una leggenda lunga cinque Olimpiadi, un cerchio aperto a Torino 2006 e che si potrebbe chiudere nell’edizione di Milano-Cortina 2026 , ma non alle condizioni che impone la Fisg, così come tuonato dalla Fontana ieri al termine della gara. “E’ successo davvero di tutto, anche questa finale è stata una bella finale, sono contenta di esserci stata. Non so cosa aggiungere in questo momento – ha continuato l’azzurra -. Le lacrime? Ho tante emozioni che adesso posso lasciare andare. Ho dovuto trattenere tante cose nei prossimi giorni avrò modo di rilasciare tutto quello che ho dentro".
In polemica con la Federghiaccio, nemmeno nel momento della gloria per la medaglia appena conquistata Arianna Fontana abbassa la guardia. "Ricomporre i dissidi? Non so, dopo l’uscita del presidente Gios che ha detto ‘faremo di tutto per avere Arianna Fontana a Cortina però sotto le nostre regole federali e il nostro sistema. Diciamo che io me ne sono dovuta andare per poter essere qui e fare quello che ho fatto". "Non sono stata sotto le loro regole e il loro sistema, perché sapevo che non poteva funzionare. Mettere già quel puntino non mette delle buone speranze"- ha aggiunto Fontana- . Poi ancora una stoccata anche alla staffetta maschile italiana, accusata nei giorni scorsi dalla campionessa azzurra di averla presa di mira negli anni passati. "I maschi li ho gia’ perdonati, era solo uno che ha continuato ad attaccarmi sul ghiaccio – ha concluso Arianna -. Tutti fanno errori, le cose io le ho perdonate da tempo, ma non dimentico”. E nemmeno il numero uno del Coni il presidente Malagò può dimenticare chi è Arianna Fontana. "Arianna sei nella leggenda. Ancora una volta hai dimostrato la tua classe immensa e sono orgoglioso di te. E grazie a questa medaglia l’edizione di Pechino 2022 diventa la seconda Olimpiade invernale più prestigiosa di sempre per lo sport italiano. Sono gioie infinite e indescrivibili che voglio condividere con gli atleti, i tecnici e i presidenti federali che sono qui al mio fianco insieme al Segretario Generale Carlo Mornati. Grazie Italia Team".
Short Track – Arianna Fontana centra l’11° podio olimpico e diventa l’atleta italiana più medagliata di sempre nei Giochi Olimpici invernali davanti a Stefania Belmondo
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