Home > Notizie
Biathlon , Olimpiadi

Fantastica Dorothea Wierer: il bronzo di Pechino è la sua ennesima pietra miliare nel biathlon italiano

Lo ha fatto di nuovo. Dorothea Wierer ha segnato un’altra pietra miliare nella storia del biathlon italiano. In fin dei conti le mancava solo questo, essere la prima donna a vincere una medaglia olimpica individuale. Ed è giusto così, lo merita Doro per quanto fatto nella sua carriera, nella quale ha dato, sta dando e tutti noi ci auguriamo darà ancora tanto, sperando voglia continuare ancora senza fermarsi alla fine di questa stagione. Ovviamente, però, bisognerà rispettare ogni sua scelta futura, lasciarle fare ciò che sente, anche se vorremmo tanto vederla fare una sorta di “the last dance”, quasi un tour di saluti, un anno intero a raccogliere la giusta standing ovation in ogni località di gara. Anche se conoscendola, Wierer non si accontenterebbe di gareggiare un altro anno (o altri anni, ndr) solo per salutare. Lei andrebbe avanti solo per competere ancora per la vittoria.
In fin dei conti solo una atleta con tale voglia di vincere potrebbe raggiungere certi risultati. È stata la prima, e fin qui unica, italiana a vincere la Coppa del Mondo di biathlon, riuscendo addirittura a fare il bis l’anno successivo. Per altro nessuna donna vi era riuscita dopo Forsberg (2001/02).
Wierer è anche la biatleta italiana con più vittorie tra Coppa del Mondo e Mondiali, ben tredici, oltre che l’unica ad aver vinto il titolo mondiale, arrivando addirittura a tre successi iridati.

Ma non finisce qui. La finanziera ha vinto anche quattro coppe di specialità. Solo altre due italiane hanno vinto almeno una coppa di specialità, Lisa Vittozzi e Nathalie Santer. Curiosamente tutte lo hanno fatto nella coppa individuale, soltanto Wierer è riuscita a imporsi anche in altri format, pursuit e mass start. La trentunenne di Anterselva è anche l’italiana più presente sul podio finale di una classifica di specialità, avendo chiuso ben undici volte tra le prime tre.

E i suoi record italiani proseguono: sei volte consecutive nella top five della generale; sette stagioni consecutive nella top ten (potrebbe arrivare l’ottava, ndr); 43 podi individuali tra Coppa del Mondo, Mondiali e Olimpiadi; 4 vittorie individuali in una singola stagione (2019/20); 10 podi in una singola stagione (2015/16); tre volte sul podio della classifica generale della Coppa del Mondo.

Serve dire altro? La medaglia di oggi è il giusto premio a una carriera straordinaria per un’atleta che sta dando tantissimo al biathlon italiano e lo sta rendendo sempre più popolare, conquistando i cuori degli appassionati e anche di coloro che magari oggi hanno guardato questo sport per la prima volta. Come non emozionarsi di fronte alla splendida esecuzione del secondo poligono, con quella velocità e precisione, la freddezza che solo una campionessa unica può avere? Oggi serviva lo zero veloce per la medaglia e lo zero veloce è arrivato, nonostante il freddo, la fatica, la concorrenza che è sempre più competitiva e la forte pressione di un’Olimpiade che sapeva di ultima opportunità per una medaglia individuale.

E allora goditela Doro, è tutta tua. 

Share:

Ti potrebbe interessare

Image
Image
Image