L’Italia torna a festeggiare una medaglia dopo la giornata di astinenza forzata di ieri. Merito di Omar Visintin, solo qualche mese fa infortunato per via di una caduta a Montafon, in Austria, lo scorso 10 dicembre. Frattura al gomito e spettri di Sochi in vista, quando il veterano del boarder cross era favorito per l’oro, ma una caduta in semifinale gli aveva fatto alzare bandiera bianca.
A Pechino e da outsider invece è riuscito a conquistare un bronzo che “vale oro”, come ha dichiarato lo stesso Visintin al termine della gara.
E pensare che la gara era iniziata con l’austriaco di mamma italiana Alessandro Haemmerle e il canadese Eliot Grondin a recitare il ruolo delle lepri. Ma la manovra alla penultima curva sull’altro austriaco Julian Lueftner gli ha permesso di trovare la gloria olimpica a 32 anni.
Non c’erano, purtroppo, ambizioni di medaglia nella combinata alpina vinta da Strolz che ha preceduto Kilde e Crawford. L’unico azzurro in gara è stato Christof Innerhofer assestato in decima posizione che ha commentato: “Sciare è la mia passione, se ho la possibilità di far la combinata perché non farla? Anche se sono uscito due gare di fila, e all’Olimpiade fa male, può succedere, è successo a tanti è successo anche ai migliori”.
Restando in tema di sci alpino, Sofia Goggia si tira fuori dalla gara di SuperG in programma venerdì. Il quartetto sarà composto da Brignone, Bassino, Curtoni e Marsaglia. Unica consolazione è la dedica via social di Vasco Rossi, una stories postata su Instagram in cui si vede Sofia al cancelletto di partenza con in sottofondo il ritornello "La vita è un equilibrio sopra la follia…".
Nello Speed skating c’è stata una conferma importantissima. Forse ora, appena dopo la gara, non apparirà in questo modo a Francesca Lollobrigida. Ma il quarto posto nei 5000 metri non può che essere una prestazione positiva per lei. A testimoniarlo il nuovo record, 6:51.760, che ha letteralmente fatto a pezzi il suo precedente registrato a Stavanger di 7:04.95.
Giornata positiva anche per Daniel Grassl che si è classificato settimo nella prova di pattinaggio di figura firmando il record italiano. Il vicecampione europeo e 4 volte campione italiano, riporta l’Italia in Top 10 dopo 70 anni grazie alla sua interpretazione di Armageddon.
Brutta partenza nel torneo maschile dell’Italia del curling. Gli azzurri guidati da Joel Retornaz e con la medaglia d’oro nel doppio misto Amos Mosaner perdono 7-5 contro la Gran Bretagna. Nessuna preoccupazione però, la prestazione è stata di livello e il match giocato sempre alla pari. D’ora in poi però, vietato sbagliare.
Nello slittino misto una medaglia italiana era difficile ma non impossibile. Invece il terzo posto è mancato per meno di 5 decimi. Il grande “derby” tra Germania e Austria è stato vinto dai primi, con la Lettonia spettatrice dal gradino più basso.
Al termine delle due manche di skeleton Amedeo Bagnis si piazza 11°, mentre Mattia Gaspari commette qualche errore di troppo e si classifica 4 posizioni più indietro: appuntamento alle 13:20 di domani per le due run che assegnano le medaglie.