È uno splendido back to back per Jonna Sundling. A un anno di distanza dal successo ottenuto nel Mondiale di Oberstdorf in tecnica classica, la svedese si è ripetuta anche nella sprint olimpica a skating di Pechino. Dopo un inizio di stagione travagliato, a causa di un infortunio subito a Gällivare in occasione delle prime competizioni stagionali, Sundling ha fatto di tutto per recuperare e si è preparata al meglio, arrivando alle Olimpiadi in grandissima forma. Già in qualificazione aveva dimostrato di essere molto più avanti rispetto alle altre e nelle batterie aveva così tanta voglia di partire, da prendersi un inutile cartellino giallo per falsa partenza nel quarto di finale.
La sua è stata una incredibile dimostrazione di forza, in finale Sundling è uscita come una furia dal cancelletto di partenza, preso la testa della gara seguita dalle compagne di squadra Dahlqvist e Ribom, sfiancando le avversarie. Un dominio, una vittoria nettissima. Andato presto l’oro, le altre hanno lottato per i restanti gradini del podio. L’argento è andato all’ottima Dahlqvist, grande protagonista in stagione, mentre terza ha chiuso la solita fantastica Diggins, splendida come sempre. Ai piedi del podio Brennan, poi Fähndrich e Ribom. Un dominio svedese, come giusto che fosse dopo quanto visto negli ultimi anni. E pensare che Nilsson ha lasciato e Svahn è infortunata.
Niente da fare per la grande speranza slovena, Anamarija Lampic, eliminata insieme a Lotta Udnes Weng in una semifinale velocissima, che ha qualificato in finale Sundling, Fähdrich, Dahlqvist e Brennan. Nella seconda semifinale, dalla quale si sono qualificate Ribom e Diggins, sono state eliminate Stepanova, Falla, che dopo due Olimpiadi consecutive sul podio non riesce a salirci ancora, Carl e Krehl. La Norvegia non è riuscita così a qualificare alcuna sua atleta in finale.
A sorpresa, eliminate già nei quarti di finale Yulia Stupak e Natalia Nepryaeva, entrambe fuori dopo un arrivo al fotofinish con Lampic e Tiril Udnes Weng. Eliminate anche Anna Dyvik, unica svedese out ai quarti e Lotta Udnes Weng.
Tutte eliminate nelle batterie dei quarti di finale le tre azzurre che in mattinata avevano superato il taglio della qualificazione. Greta Laurent, Lucia Scardoni e Caterina Ganz hanno tutte chiuso al sesto posto le rispettive batterie, non riuscendo a tenere le code delle più forti su una pista durissima. La valdostana si è così piazzata 28ª, Scardoni 29ª e Ganz 30ª.